5 per mille, pubblicati ammessi ed esclusi per il 2023

Sul sito dell’Agenzia delle entrate sono disponibili gli elenchi degli enti che i contribuenti hanno deciso di premiare. Ottimo risultato per volontariato e ricerca

Sono online, nella sezione 5 per mille del sito dell’Agenzia delle entrate, gli elenchi di ammessi ed esclusi al riparto del cinque per mille 2023, costruiti sulla base delle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2022.
Aumenta la platea degli aventi diritto, che si assesta a 80.838 soggetti, e di conseguenza l’ammontare delle cifre assegnate, che supera la soglia di 522 milioni di euro. Il semaforo verde per l’accesso al contributo è arrivato in maggioranza agli Enti del Terzo Settore e Onlus. I dati delle preferenze espresse sono contenuti in dieci elenchi, suddivisi tra le varie categorie degli enti destinatari. In particolare:

Cosa hanno scelto i contribuenti – Come nel 2022, in cima alle preferenze troviamo gli Enti del Terzo Settore e Onlus, con 58.870 soggetti ammessi al beneficio. Nella categoria sono compresi sia gli enti iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore (Runts), gestito dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sia le organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte all’Anagrafe delle Onlus, gestita dall’Agenzia delle entrate, accreditati al contributo. Seguono le Associazioni sportive e dilettantistiche con 13.306 “promossi”, i comuni (in 7.909 hanno ricevuto preferenze) e la Ricerca scientifica con 446 destinatari. Hanno avuto accesso al contributo, inoltre, 177 Enti dei beni culturali e paesaggistici, 106 per Ricerca sanitaria e 24 Enti gestori delle aree protette.

Importi assegnati in aumento – Per quanto riguarda le somme che saranno destinate agli enti iscritti al 5 per mille, troviamo naturalmente in testa le reti associative e il volontariato. Gli Enti del Terzo Settore e Onlus, infatti, riceveranno oltre 332 milioni di euro. Si confermano numerosi i contributi alla ricerca: mentre quella sanitaria riceverà più di 83 milioni, alla ricerca scientifica saranno destinati quasi 70 milioni di euro. Bene anche le Associazioni sportive dilettantistiche con 17,8 milioni e i comuni, che riceveranno più di 15 milioni di euro. Completano la lista gli Enti dei beni culturali e paesaggistici che otterranno quasi 3 milioni di euro e gli Enti gestori delle aree protette con poco più di 700mila euro.