Assegno di ricollocazione variabile per i percettori del reddito di cittadinanza

Il 13 gennaio scorso, l’ANPAL ha pubblicato un avviso, rivolto ai soggetti che erogano il servizio di ricollocazione, per l’avvio dell’assegno di ricollocazione per i beneficiari del reddito di cittadinanza (art. 9 del DL 4/2019). L’avviso attua quanto definito nella delibera del Consiglio di amministrazione ANPAL n. 23/2019 e riepiloga le disposizioni che disciplinano la misura. Ricordiamo che l’assegno di ricollocazione per beneficiari del reddito di cittadinanza (AdRdC) è un beneficio, riconosciuto dall’ANPAL sotto forma di voucher, spendibile presso i Centri per l’impiego o le Agenzie per il lavoro, o presso i soggetti accreditati ex art. 12 DLgs. 150/2015, e finalizzato alla rioccupazione del cittadino. L’AdRdC è attribuito dall’ANPAL ai beneficiari del Rdc tenuti alla stipula del patto di lavoro sino al 31 dicembre 2021: pertanto, il beneficiario deve scegliere il soggetto erogatore (CPI, Agenzia per il lavoro o altro soggetto accreditato) entro questa data e, comunque, entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio, pena la decadenza dal reddito di cittadinanza. La scelta può essere effettuata accedendo direttamente alla Scrivania MyANPAL con le proprie credenziali oppure tramite il supporto di un operatore del Centro per l’impiego o di un Patronato che abbia sottoscritto apposita convenzione con l’ANPAL. Il soggetto erogatore prescelto garantisce un servizio di assistenza intensiva fino alla scadenza naturale, che eventualmente potrà essere prorogata. L’attribuzione dell’AdRdC sospende il Patto per il lavoro eventualmente stipulato, perché il programma di ricerca intensiva sottoscritto con il soggetto erogatore scelto sostituisce a tutti gli effetti il Patto. Una volta scelto dal beneficiario del reddito di cittadinanza il soggetto erogatore, questi deve fissare un appuntamento entro 30 giorni e registrarlo tramite il servizio web MyANPAL. Decorsi i 30 giorni in assenza dello svolgimento del primo appuntamento, il beneficiario dovrà scegliere un altro soggetto erogatore. Il soggetto erogatore deve inserire su MyANPAL le attività previste nel programma di ricerca intensivo e tracciarne l’esito. Perché il contributo alla ricollocazione possa essere riconosciuto, è inoltre necessario che il beneficiario e il tutor firmino il “Programma di ricerca intensiva”, nel quale tracciare tutte le attività svolte, inclusa l’offerta di lavoro proposta. Il soggetto erogatore deve inoltre segnalare l’eventuale mancata partecipazione alle attività concordate con il tutor e il rifiuto di un’offerta di lavoro congrua, circostanze che possono comportare anche la decadenza dal reddito di cittadinanza. In caso di conseguimento del risultato occupazionale, l’importo dell’AdRdC varia da un valore minimo di 250 euro a un valore massimo di 5.000 euro, a seconda dell’indice di profilazione (grado di svantaggio del beneficiario) e della tipologia di contratto (a tempo determinato, part time, o a tempo pieno e indeterminato). La misura dell’assegno varia dunque non solo a seconda della durata e dell’orario del contratto di lavoro, ma anche del profilo di occupabilità del cittadino, che dipende dall’età, dal sesso, dall’istruzione, dall’esperienza e dalla residenza: in altre parole, più è difficile collocare il lavoratore, più è alto l’assegno per chi trova lavoro, sino al tetto di 5.000 euro. Il soggetto erogatore ottiene, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo occupazionale, solo una piccola quota fissa dell’AdRdC, denominata Fee4Service, in base alle azioni minime realizzate nell’attivare il percorso di ricollocazione. La quota fissa è pari a 35,50 euro all’ora e i rimborsi sono effettuati sulla base di un massimo di 3 ore per beneficiario. Liquidazione dell’assegno previa verifica del successo occupazionale La liquidazione degli importi dell’AdRdC è subordinata ai controlli in merito all’effettivo raggiungimento del risultato, ossia al successo occupazionale, attraverso la verifica della Comunicazione Obbligatoria (CO Unilav Assunzione) inviata al centro per l’impiego, e delle altre informazioni in possesso dell’ANPAL. La liquidazione degli importi del Fee4Seroices per i casi di mancato successo occupazionale è invece subordinata al controllo della documentazione di supporto richiesta e alle altre informazioni in possesso dell’ANPAL. I servizi erogati e le ore di assistenza effettivamente svolte sono verificabili in base ai dati inseriti in MyANPAL da parte della sede operativa. Possono essere inoltre effettuate verifiche in loco a campione, sia durante il periodo di assistenza intensiva che successivamente o ex post, mirate a finalizzate ad accertare la presenza della documentazione in originale, l’effettivo svolgimento delle attività, l’effettiva e congrua erogazione e fruizione del servizio in fase di realizzazione o in fase conclusiva.

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Con conseguimento del risultato occupazionale l’importo varia da 250 a 5.000 euro a seconda dell’indice di profilazione e della tipologia di contratto

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