Coronavirus: a disposizione dei commercialisti i modelli informativi per la gestione delle misure straordinarie. Preleva i modelli

Scarica i modelli informativi (formato word) Con l'informativa n. 22 del 10 marzo 2020 il CNDCEC, in considerazione dello stato di emergenza sanitaria che interessa tutto il Paese, comunica di avere predisposto alcuni modelli di informativa al fine di agevolare gli iscritti nella corretta gestione, nell’ambito dell’attività dello studio professionale, delle misure straordinarie emanate dal Governo su tutto il territorio nazionale per il contenimento del contagio da COVID-19. Tale modulistica, raccolta nel “Cruscotto del Commercialista per la gestione delle misure straordinarie dovute all’emergenza COVID-19”, allegato alla informativa, fornisce prime indicazioni e raccomandazioni e individua misure nella gestione dei rapporti con i propri clienti nonché con il personale dipendente, collaboratori e tirocinanti all’interno dello studio professionale. Raccomandazioni di base per gli iscritti all’Albo Fermo restando il rispetto delle regole imposte dalle Autorità (si veda, da ultimo, il D.P.C.M. 9 marzo 2020 che ha esteso a tutto il territorio nazionale le limitazioni già in atto per la Lombardia e alcune province del Nord), il CNDCEC raccomanda ai propri iscritti: - il rispetto della regola base dello “stare a casa” privilegiando per i titolari e i dipendenti, collaboratori e tirocinanti il lavoro agile (smart working) ovvero, per quest’ultimi, la disposizione di permessi e/o ferie; - se ciò non sia possibile, l’attività professionale svolta all’interno dello studio dovrà tenere conto di modalità organizzative prudenziali, rispettando le regole sanitarie prescritte secondo quanto indicato nei provvedimenti emanati dalle autorità competenti. Se l’attività professionale si svolge all’interno dello studio il titolare deve: - dotarsi di apposita autocertificazione che motivi l’esigenza dello spostamento per comprovate ragioni lavorative (si tratta dell’autocertificazione richiesta, in generale, in tutti i casi di spostamenti e il cui fac-simile è disponibile sul sito del Ministero dell’Interno o da rilasciare all’atto di un eventuale controllo); - dotare i propri dipendenti/collaboratori di apposita dichiarazione del datore di lavoro che motivi la necessità/esigenza dello spostamento per comprovate ragioni lavorative. Informativa per dipendenti, collaboratori e tirocinanti Ben più dettagliate e “stringenti” sono le indicazioni contenute nell’informativa che il titolare è tenuto a rilasciare ai propri dipendenti, collaboratori e tirocinanti. In particolare, costoro vengono invitati a evitare l’accesso presso lo studio: - se si manifestano sintomi influenzali (tosse, starnuti, febbre); - senza aver consultato il medico di base e/o il numero verde regionale e nazionale per l'emergenza Coronavirus, se nel periodo di incubazione del virus, costoro e/o i componenti del loro nucleo familiare sono entrati in un contatto stretto con persone in quarantena e/o in isolamento precauzionale; - se nel periodo di incubazione del virus, costoro e/o i componenti del loro nucleo familiare hanno avuto contatti con un caso sospetto o confermato di coronavirus o una persona sotto controllo per il coronavirus. Si tratta di regole già applicate in ambito aziendale ma che, con l’informativa del CNDCEC vengono riprese anche in seno agli studi professionali. Già note sono anche le regole di igiene e precauzione quali, lavarsi accuratamente le mani il più spesso possibile, o sternutire nel fazzoletto usa e getta o nel gomito o, ancora, mantenere la distanza minima dagli altri di 1 metro. Altre regole comportamentali riguardano l’evitare: - ove possibile, le aggregazioni all’interno dello studio e le riunioni di persona con i clienti; - le trasferte di lavoro e se proprio sono inevitabili, farsi autorizzare dal titolare dello studio. Da segnalare, infine, che il personale è autorizzato dal datore di Lavoro ad utilizzare le mascherine per limitare il rischio di contagio (mascherina di tipo FFP2 o FFP3), durante l’attività lavorativa e che se ci sono soggetti in condizioni di salute “sensibili” e particolari (ad esempio, in gravidanza) occorre segnalare ciò al medico di base e al medico competente dello studio (previa richiesta al datore di lavoro), per valutare l’adozione o meno di misure di prevenzione e protezione specifiche o l’eventuale astensione dall’attività lavorativa. Informativa per i clienti e fornitori In linea generale i soggetti esterni che hanno rapporti con lo studio (in primis i clienti e i fornitori) devono limitare il più possibile gli accessi agli studi. L’invito è quello di utilizzare strumenti tecnologici quali posta elettronica, telefono, fax, internet, etc. E se proprio non si può fare a meno di recarsi allo studio, c’è il divieto di entrare all’interno dello stesso per recarsi alla postazione del personale; il soggetto dovrà obbligatoriamente attendere presso la reception in attesa di ricevere assistenza osservando sempre e comunque le misure di sicurezza consigliate (distanza minima, evitare contatti fisici, etc.). Per la consegna dei documenti, il suggerimento che il CNDCEC dà ai propri iscritti è quello di farseli lasciare, se possibile, su un apposito supporto posto al di fuori dello studio affinché il personale addetto possa poi prelevarli in sicurezza. Si consiglia di inserire i documenti in apposite buste e, al fine di prevenire il più possibile contagi, se ritenuto necessario, si consiglia di trattarli indossando appositi guanti monouso. Anche in questo caso, alle persone che accedono allo studio, se soffrono di temporanei sintomi tipici del periodo (raffreddore, lieve tosse, etc.) senza febbre, si raccomanda l’uso delle apposite mascherine (di tipo chirurgico).

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