Coronavirus e proroga delle scadenze fiscali: ma chi ne beneficerà?

Il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare oggi il decreto con le misure per contrastare, a tutti i livelli, la crisi che si è venuta a determinare con l’epidemia del coronavirus ma già sono trapelate alcune indiscrezioni. Il decreto dovrebbe contenere norme che spaziano dalla sanità alla giustizia, dalla pubblica amministrazione alla scuola e università. Ma quello che più interessa alle imprese e ai professionisti è il pacchetto di misure ed aiuti per dare una boccata d’ossigeno ad una economia, quella italiana, che sembra aver subito, nel giro di pochi giorni, un colpo molto forte. Infatti, con la sospensione e la chiusura di molte attività economiche e professionali, inizia a farsi sentire la crisi di liquidità per molti operatori. Se a ciò si aggiunge l’imminente appuntamento con le scadenze del 16 marzo (scadono, tra gli altri, i versamenti delle ritenute mensili, dell’Iva mensile e di quella annuale), la prospettiva è davvero fosca. In attesa di un intervento massiccio che possa iniettare liquidità nelle casse delle imprese, l’urgenza, ora, è quella di sospendere i versamenti più imminenti. Chi dovrebbe rientrare nella sospensione In attesa di conoscere le decisioni del Governo, nelle ultime ore erano iniziate a circolare alcune indiscrezioni sul contenuto dello stesso. E sul versante fiscale le notizie non erano incoraggianti. In particolare, si diceva che si stava pensando ad una sospensione selettiva dei versamenti non per tutti i contribuenti, ma solo per alcune categorie. Si faceva riferimento alle filiere produttive più colpite dalla crisi, tra cui il turismo, fiere, trasporti, sport, cultura e spettacolo. Inoltre, sembrava che lo stop dovesse interessare i soggetti rientranti nei limiti dei semplificati, che attualmente sono con ricavi fino a 400mila euro in caso di prestazioni di servizi (principalmente, imprese di servizi e professionisti) e 700mila euro per la cessione di beni (commercianti, artigiani e piccole imprese). Nel tardo pomeriggio del 13 marzo, mentre i dubbi (e la protesta) da parte di molti operatori economici montavano sempre di più, il MEF è intervenuto con un atto “ufficiale” anche se si tratta solo di un comunicato (n. 50). In esso si afferma che testualmente che: “I termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell'epidemia di Covid-19. Il decreto legge introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite IVA colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria”. A dire il vero, leggendo attentamente le (scarne) parole ministeriali, i dubbi non sembrano totalmente fugati, perché non si fa riferimento alla “generalità dei contribuenti”, lasciando, dunque, qualche margine di incertezza in merito all’esatto ambito applicativo delle nuove disposizioni. Di converso, però, siccome non si fa nemmeno alcun cenno ad eventuali limiti, si potrebbe ragionevolmente supporre che si tratterà di un differimento (al 31 maggio o 30 giugno?) generalizzato e che, quindi, interesserà tutti i contribuenti. Resta comunque la possibilità che venga fatta una qualche differenziazione concedendo la sospensione totale dei versamenti solo ai settori maggiormente colpiti. Inoltre, altrettanto misteriosa appare la seconda frase laddove si riferimento “ulteriori sospensioni dei termini”: molto probabilmente, le sospensioni riguarderanno altre scadenze del periodo, quali, ad esempio il modello unico ambientale (MUD) la cui scadenza è a fine aprile. E chissà se sarà posticipato anche il termine di presentazione della dichiarazione IVA anch’esso calendarizzato a fine aprile e perché no anche del modello CU (in questo caso si tratterebbe di un ulteriore slittamento essendo già stato prorogato al 31 marzo). Ad ogni modo, per avere un quadro completo, non resta che attendere ancora qualche ora per conoscere nel dettaglio le misure approvate, nella consapevolezza che, quali che siano le decisioni finali, arriveranno comunque sul filo di lana. A prescindere da queste prime misure intraprese dal Governo, la speranza di fondo è quella di poter, finalmente, dare quella boccata di ossigeno a tutte quelle imprese e professionisti che temono, una volta scampato il rischio del contagio da virus, di non farcela ad attutire il contraccolpo economico.

Concordato preventivo biennale: in un video le istruzioni per l’uso

Decreto salva casa: nuovi requisiti di abitabilità

Concordato preventivo forfetari: aggiornato il software

Via libera al Decreto Agricoltura: le misure approvate

Decreto Salva Casa: le novità in arrivo

Influencer inquadrabile come agente di commercio

Carta Dedicata a te: destinatari, requisiti e misura

Decreto Coesione in Gazzetta Ufficiale, le novità in arrivo

Disabili: come cambia la legge 104 dal 30 giugno

Coronavirus e proroga delle scadenze fiscali: ma chi ne beneficerà?

La proroga potrebbe riguardare solo alcune categorie di contribuenti

Lascia un commento Annulla risposta

Newsletter

Articoli correlati

Lascia un commento Annulla risposta