Entrate tributarie e contributive: +7,3% nei primi due mesi del 2020

Le entrate tributarie e contributive nei primi due mesi dell'anno evidenziano nel complesso un aumento del 7,3 per cento rispetto all’analogo periodo dell'anno precedente

Le entrate tributarie e contributive nei primi due mesi del 2020 mostrano nel complesso una crescita di 8.072 milioni di euro (+7,3 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+4.002 milioni di euro, +5,9 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+4.070 milioni di euro, +9,5 per cento). L’andamento rilevato per quest’ultima componente è sensibilmente influenzato dallo slittamento della rata di febbraio 2019 dei premi assicurativi dell’INAIL disposto dalla legge 145/2018, nell’ambito della procedura di revisione del sistema tariffario dell’Istituto (articolo 1, commi 1121 e seguenti). La diversa tempistica dei versamenti rende non omogeneo il confronto fra gli incassi del primo bimestre del 2020 e quello del corrispondente periodo dello scorso anno; una volta corrette per tale fattore, le entrate contributive a tutto febbraio 2020 registrano un incremento del 2,1 per cento rispetto al 2019.

Entrate tributarie

Le entrate tributarie nel periodo Gennaio-Febbraio 2020 evidenziano un aumento pari a +4.002 milioni di euro (+5,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le imposte contabilizzate al bilancio dello Stato registrano una variazione positiva (3.617 milioni di euro, +5,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In crescita il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo (+224 milioni di euro, +15,7 per cento). Risultato positivo anche per il gettito delle entrate degli enti territoriali (+146 milioni di euro, +3,7 per cento). Le poste correttive – che nettizzano il bilancio dello Stato – risultano in diminuzione di 15 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2019 (0,4 per cento).

Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (competenza giuridica)
Nel primo bimestre del 2020 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 70.580 milioni di euro (+3.617 milioni di euro, pari a +5,4 per cento) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le imposte dirette risultano pari a 43.365 milioni di euro (+3.322 milioni di euro pari a +8,3 per cento). Le imposte indirette ammontano a 27.215 milioni di euro (+295 milioni di euro, pari a +1,1 per cento).
Tra le imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 38.413 milioni di euro (+1.104 milioni di euro, +3,0 per cento) per l’andamento delle ritenute IRPEF (+1.069 milioni di euro, +2,9 per cento).
Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 15.922 milioni di euro (+273 milioni di euro, pari a +1,7 per cento): 13.698 milioni di euro (+342 milioni di euro, pari a +2,6 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 2.224 milioni di euro dal prelievo sulle importazioni (-69 milioni di euro, pari a -3,0 per cento). Le entrate di lotto e lotterie ammontano a 2.478 milioni di euro registrando una flessione pari a -33 milioni di euro (-1,3 per cento).

Incassi da attività di accertamento e controllo
Nel periodo Gennaio-Febbraio 2020 il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo è pari a 1.654 milioni di euro e registra una variazione positiva rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+224 milioni di euro, +15,7 per cento). In crescita sia la componente relativa alle imposte dirette (+77 milioni di euro, +11,7 per cento) sia la componente relativa alle imposte indirette (+147 milioni di euro, +19,1 per cento).

Le entrate tributarie degli enti territoriali
Le entrate tributarie degli enti territoriali nei primi due mesi del 2020 ammontano a 4.060 milioni di euro e registrano una crescita rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente (+146 milioni di euro, +3,7 per cento).

Le poste correttive
Le poste correttive nel primo bimestre del 2020 sono pari a 4.058 milioni di euro risultando in diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (-15 milioni di euro, -0,4 per cento). In flessione le compensazioni per le imposte dirette (-126 milioni di euro, -8,3 per cento). In crescita le compensazioni per le imposte indirette (+168 milioni di euro, 12,2 per cento) e le compensazioni riferite agli enti territoriali (+5 milioni di euro, +10,0 per cento). In diminuzione le vincite (-64 milioni di euro, -5,6 per cento).

Entrate contributive

Gli incassi contributivi dei primi due mesi del 2020 sono risultati pari a 46.700 milioni di euro, in aumento di 4.070 milioni (+9,5 per cento) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Nell’analizzare tale risultato occorre evidenziare che nel 2019, nell’ambito della procedura di revisione del sistema tariffario dell’INAIL, è stato disposto lo slittamento al mese di maggio della rata dei premi assicurativi ordinariamente versata nel mese di febbraio. Pertanto, il confronto degli incassi relativi al mese di febbraio 2020 e quello dell’analogo mese dell’anno precedente non risulta omogeneo. Una volta corretto per tale fattore, le entrate contributive del primo bimestre del 2020 risultano in crescita, rispetto al corrispondente periodo del 2019, del 2,1 per cento.

Le entrate contributive dell’INPS risultano pari 42.205 milioni di euro, registrando un aumento del 2,5 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2019 (+1.041 milioni di euro). Tale risultato è ascrivibile, principalmente, alle entrate contributive del settore privato, che risultano in crescita del 2,5 per cento. Gli incassi relativi alle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici risultano, invece, sostanzialmente in linea con quelli registrati nel 2019 (+0,1 per cento).

I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 3.294 milioni di euro, in crescita di 2.975 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019. Tale risultato, come già precedentemente evidenziato, è da ricondursi al mancato incasso della rata di febbraio 2019 a seguito dello slittamento al mese di maggio dei termini ordinari di versamento dei premi assicurativi. Al netto di tale effetto, i premi assicurativi INAIL registrano, nel primo bimestre dell’anno 2020, una riduzione pari a circa il 3,5 per cento rispetto al 2019.

Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati risultano pari a 1.201 milioni di euro, in aumento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+54 milioni di euro, +4,7 per cento).

Entrate tributarie internazionali

Nel primo bimestre del 2020 l’andamento delle entrate tributarie presenta una significativa variabilità tra i Paesi, come già osservato nel corso del 2019.
Aumenta il gettito tributario del Portogallo (+1,3%) che mostra, però, un tasso di crescita più contenuto rispetto a quello osservato nel 2019.
Positiva risulta la dinamica del gettito tributario del Regno Unito, con un aumento tendenziale del 2,1%.
Per la Francia si osserva un incremento (+9,2%), per il secondo mese consecutivo, preceduti da 19 segni negativi consecutivi da giugno 2018.
La Germania mostra un’accelerazione della dinamica positiva già osservata nel 2019. Le entrate tributarie del primo bimestre del 2020, infatti, mostrano un incremento tendenziale del 7,1%,
rispetto al tasso medio del +2,4% osservato lo scorso anno.
In Irlanda il gettito segna un incremento tendenziale (+13,8%), confermando la costante crescita da marzo 2014.
La Spagna registra una variazione positiva (+6,2%), evidenziando un’accelerazione rispetto al tasso di crescita (+2,0%) dello scorso anno.
In Italia il gettito tributario mostra un incremento rispetto allo stesso bimestre del 2019 (+5,4%).

Entrate IVA
Il gettito IVA nel primo bimestre del 2020 fa registrare:

– un incremento per l’Irlanda (+5,3%), il Portogallo (+3,8%), la Germania (+3,2%), il Regno Unito (+2,8%), l’Italia (+1,7%) e la Spagna (+1,4%);
– una netta flessione per la Francia (-14,0%).

Analogamente agli andamenti registrati per il totale del gettito tributario, disomogeneità tra i vari Paesi si osservano anche in relazione all’andamento dell’IVA: la forbice tra la flessione
registrata in Francia (-14,0%) e la crescita osservata in Irlanda (+5,3%) è pari a 19,3 p.p..
In particolare, cresce a un ritmo superiore allo stesso mese del 2019 il gettito IVA dell’Irlanda (+5,3%).
In flessione invece le entrate IVA della Francia (-14,0%) che conferma la tendenza dello scorso anno, per effetto dell’aumento dei trasferimenti agli enti di previdenza sociale disposti dalla legge finanziaria a partire dal 2019.
Il Portogallo (+3,8%), la Germania (+3,2%), il Regno Unito (+2,8%), l’Italia (+1,7%) e la Spagna (+1,4%) mostrano una variazione tendenziale al di sotto dello stesso bimestre del 2019.

In Italia si registra un incremento tendenziale (+5,4%) per effetto dell’andamento positivo sia delle imposte dirette (+8,3%) sia delle imposte indirette (+1,1%). Tra le imposte dirette aumentano le entrate derivanti dall’imposta sulle persone fisiche (+3,0%) mentre sono in calo le entrate dell’imposta sulle società (-13,9%). Tra le imposte indirette aumenta il gettito dell’IVA (+1,7%) e dell’accisa sugli oli minerali (+1,4%). Negativo, invece, il risultato dell’imposta bollo (-3,8%), dell’imposta di registro (-6,5%) e dell’accisa sull’energia elettrica (-0,9%).

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