Nel corso dell’iter parlamentare di conversione, il decreto Cura Italia ha raccolto alcune novità in campo fiscale. Oltre alle modifiche introdotte sulle norme già presenti, sono state introdotte, nell’articolato, anche le norme fiscali del D.L. n. 9/2020 che, quindi, non sarà convertito in legge. Di seguito si riporta una sintesi delle principali norme fiscali con evidenza delle modifiche derivanti dall’iter parlamentare. Cessione dei crediti Come si applica Qualora una società ceda a titolo oneroso, entro il 31 dicembre 2020, crediti pecuniari vantati nei confronti di debitori inadempienti può trasformare in credito d’imposta le attività per imposte anticipate (Deferred Tax Assets - DTA) riferite alle perdite fiscali non ancora computate in diminuzione del reddito imponibile e all'importo del rendimento nozionale eccedente il reddito complessivo netto non ancora dedotto né fruito tramite credito d’imposta alla data della cessione. Ai fini della trasformazione in credito d’imposta, tali componenti possono essere considerati per un ammontare massimo non eccedente il 20% del valore nominale dei crediti ceduti. I crediti ceduti possono essere considerati per un valore nominale massimo pari a 2 miliardi di euro, determinato tenendo conto di tutte le cessioni effettuate entro il 31 dicembre 2020 dalle società tra loro legate da rapporti di controllo e dalle società controllate, anche indirettamente, dallo stesso soggetto. Per quanto tempo La cessione dei crediti deve avvenire entro il 31 dicembre 2020. Sospensione termini versamenti per i settori maggiormente colpiti