Split payment fino al 30 giugno 2023, al via l’autorizzazione per l’Italia

La proroga della misura speciale di deroga è stata rilasciata dalla Commissione europea il 22 giugno scorso con adozione della proposta del Consiglio, di prossima pubblicazione in gazzetta Ue

L’Italia è autorizzata a continuare ad applicare lo split payment fino al 30 giugno 2023. A renderlo noto un comunicato stampa del ministero dell’Economia e delle Finanze, che informa che lo scorso 22 giugno, con il documento Com (2020)242 final, la Commissione europea ha adottato la proposta del Consiglio che estende fino al 30 giugno 2023 l’autorizzazione concessa all’Italia per l’applicazione dello split payment come misura speciale di deroga a quanto previsto dalla direttiva 2006/112/Ce in materia di Iva.

Il Consiglio ha nel frattempo raggiunto l’accordo politico sulla proposta di decisione, che sarà formalmente adottata e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, una volta finalizzati i testi in tutte le lingue ufficiali dell’Ue.

Il meccanismo della scissione dei pagamenti, che, ricordiamo, è stato introdotto dall’articolo 1, comma 629, lett. b) della legge di stabilità 2015 (la n. 190/2014), continuerà, pertanto, ad applicarsi fino al 30 giugno 2023 alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società, secondo quanto previsto dall’articolo 17-ter del Dpr n. 633/1972, in materia di disciplina dell’imposta sul valore aggiunto.

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