Con la circolare congiunta n. 18 del 23 novembre 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro intervengono riguardo la possibilità per il cittadino non comunitario con permesso di soggiorno temporaneo di convertirlo, entro il termine di durata dello stesso, in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Ciò può avvenire esibendo: - un contratto di lavoro subordinato; - la documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell'attività lavorativa. Documentazione da allegare Alla richiesta di conversione del titolo di soggiorno deve essere allegata l'attestazione rilasciata dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro competente in relazione al luogo di svolgimento della prestazione lavorativa. Il cittadino straniero non comunitario deve depositare istanza di conversione al Questore, esclusivamente per il tramite degli uffici-sportello delle Poste Italiane, esibendo un contratto di lavoro subordinato ovvero documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell'attività lavorativa nell'ambito dei settori di attività ammesse. Invio della domanda La richiesta deve essere inviata via mail dallo straniero all’Ispettorato territoriale del lavoro competente per luogo di svolgimento della prestazione lavorativa. All’istanza dovrà essere allegato: - copia del permesso di soggiorno temporaneo rilasciato dalla Questura recante le indicazioni indicate nella circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 40467/2020; in alternativa, ove quest’ultimo non sia stato ancora rilasciato, la copia della ricevuta di presentazione della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno rilasciata dagli Uffici Postali, contenente la dicitura “EMERS.2020”; - contratto di lavoro subordinato (o copia della comunicazione UNILAV/Unimare) ovvero documentazione retributiva e previdenziale (es. prospetti paga, estratto conto contributivo, attestazione pagamento contributi lavoro domestico). Ai fini del rilascio dell’attestazione, gli Ispettorati verificheranno, tramite accesso al Registro Imprese, la corrispondenza del Codice Ateco del datore di lavoro. L’attestazione firmata digitalmente, protocollata e recante numero progressivo di rilascio, andrà inviata all’indirizzo mail da cui proviene la richiesta.