Agenzia delle Entrate - Risposta n. 575 del 10 dicembre 2020 Con la risposta n. 575 del 10 dicembre 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di qualificazione di somme ai fini Iva come corrispettivi di prestazioni di servizi. In particolare si tratta di verificare il trattamento IVA di somme che il contribuente ha accettato di pagare a un Consorzio e che sarebbero asseritamente relative all'indennità di buonuscita destinata al personale dipendente di uno dei soggetti consorziati. Queste somme devono essere necessariamente valutate alla luce del rinnovo informale del contratto di appalto, le cui prestazioni sono state garantite oltre il termine pattuito per il contratto stesso. Infatti, in considerazione dell'articolarsi dell'operazione che si caratterizza per contratto scaduto al 31 dicembre, cui è seguito un periodo - verbalmente disciplinato - di effettivo svolgimento di servizi da parte del fornitore e dei nuovi oneri che le parti reciprocamente si sono assunte, l’Amministrazione finanziaria ha evidenziato che debbano essere considerate parte integrante del corrispettivo, corrisposto per la prosecuzione, sino all'esaurimento della commessa, del rapporto, non solo gli adeguamenti tariffari, ma anche le somme che la società ha accettato di pagare al consorzio, affinché tale Consorzio le attribuisse poi ad un uno dei soggetti consorziati quali somme da corrispondere ai propri dipendenti (indennità di buona uscita e somma a titolo di transazione generale, rinunciando in tal modo a tutte le pretese nei confronti della società). Tale corrispettivo deve essere assoggettato ad IVA con aliquota ordinaria.