Valutazione ambientale strategica: tempi ridotti con il Dl Pnrr

Praticamente dimezzati i tempi della fase di consultazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di piani e programmi che hanno impatto sull’ambiente e sul patrimonio culturale delle opere (tra questi, ad esempio, il Piano rifiuti, il Piano qualità dell'aria, il Piano nazionale degli Aeroporti e i diversi Piani urbanistici), tempi che, salvo quanto diversamente “comunicato dall’autorità competente”, passano da 90 a 45 giorni (cioè, la consultazione dovrà concludersi entro 45 giorni dall'invio del rapporto preliminare). Lo prevede il D.L. n. 152/2021 recante “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, volto a depennare un altro pacchetto di obiettivi dall’agenda dei 51 milestone del PNRR da conseguire entro il 31 dicembre 2021. Tra le altre semplificazioni della disciplina VAS contenute nel D.L. n. 152/2021 ritroviamo la nuova facoltà dell'autorità competente di selezionare, oltre che di individuare, i livelli di dettaglio da inserire nel documento contenente la VAS, con il conseguente ampliamento del potere discrezionale dell'amministrazione cui spetta decidere sulla realizzazione delle opere. Nuove norme per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Con il D.L. n. 152/2021, il Governo Draghi continua la sua marcia a tappe forzate volta a rispettare i punti e la calendarizzazione degli obiettivi fissati con il PNRR, con precedenza per quelli che devono essere conseguiti entro la fine del 2021 (attualmente, sono 29 i target raggiunti su 51 milestone previsti). In particolare, facendo seguito al precedente decreto Semplificazioni (il D.L. n. 77/2021, come convertito dalla Legge n. 108/2021), anche in questo nuovo provvedimento d’urgenza in vigore dal 7 novembre 2021 vi sono delle norme che riguardano la VAS, atteso il fatto che molte delle opere e degli impianti che potranno beneficiare dei finanziamenti previsti per l’attuazione del PNRR sono soggetti al rilascio della VAS: si tratta quindi in molti casi di rendere possibile l’accesso ai 191,5 miliardi di euro del Recovery Fund. Sotto tale profilo, un particolare interesse è rappresentato dalle norme che riducono i tempi procedurali della VAS, che può avere un benefico effetto diretto sulle imprese proponenti i progetti, tenuto conto dei tanti anni che spesso intercorrono dalla progettazione all’entrata in esercizio di una infrastruttura, per la maggior parte impegnati dall’iter burocratico richiesto dalla progettazione e, laddove necessario in base al tipo di opera da realizzare, dalle fasi di valutazione ambientale e autorizzative. Per rispondere a precise richieste formulate dal mondo delle imprese, in particolare Confindustria, di alleggerire i procedimenti amministrativi impattanti su settori strategici in chiave PNRR, il recente D.L. n. 77/2021 (decreto Semplificazioni) aveva già provveduto a: - integrare la disciplina prevista per la VIA dei progetti del PNIEC così da farvi rientrare anche la valutazione dei progetti per l’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza); - semplificare la disciplina di VIA e VAS (Valutazione Ambientale Strategica) prevista dalla Parte Seconda del TU Ambiente (D.Lgs. n. 152/2006). A questo primo intervento di semplificazione delle valutazioni ambientali si è dunque aggiunto un secondo testo, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 43 del 27 ottobre 2021 e approdato nelle vesti del D.L. n. 152/2021 sulle pagine della Gazzetta Ufficiale (GU 6 novembre 2021, n. 265). Consultazione tra proponente e autorità competente Innanzitutto, l’art. 18 del D.L. n. 152/2021, modifica l’art. 13, comma 1 (Redazione del rapporto ambientale) del “TU Ambiente” (D.Lgs. n. 152/2006) in base al quale il proponente e/o l'autorità procedente entrano in consultazione, sin dai momenti preliminari dell’attività di elaborazione di piani e programmi, con l'autorità competente e gli altri soggetti competenti in materia ambientale, al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale: - in tale ottica, viene precisato che la consultazione si svolge sulla base di un rapporto preliminare sui possibili impatti ambientali significativi, “anche transfrontalieri,” dell'attuazione del piano o programma; - l’autorità competente, in collaborazione con l'autorità procedente, individua “e seleziona” i soggetti competenti in materia ambientale da consultare e trasmette loro il rapporto preliminare per acquisire i contributi. I contributi sono inviati all'autorità competente ed all'autorità procedente entro trenta giorni dall'avvio della consultazione: l’aggiunta dei termini “e seleziona”, ha l’effetto di ampliare l’ambito discrezionale di manovra dell’autorità procedente che decide sulla realizzazione delle opere. Tempi di conclusione della consultazione In secondo luogo, l’art. 18 del D.L. n. 152/2021, modifica l’art. 13, comma 2 del TUA, precisando che la consultazione, salvo quanto diversamente “comunicato dall’autorità competente” (prima era: “concordato”), si conclude entro 45 giorni (prima erano 90 giorni) dall'invio del rapporto preliminare di cui all’art. 13, comma 1: in tal modo, i tempi di questa fase sono dimezzati. Documenti da trasmettere all’autorità competente E ancora, l’art. 18 del D.L. n. 152/2021, modifica l’art. 13, comma 5 in base al quale l'autorità procedente deve trasmettere all’autorità competente in formato elettronico: la proposta di piano o di programma; il rapporto ambientale; la sintesi non tecnica; le informazioni sugli eventuali impatti transfrontalieri del piano/programma ai sensi dell’art. 32; l'avviso al pubblico, con i contenuti indicati all'articolo 14 comma 1. Non dovrà più essere trasmessa la “copia della ricevuta di avvenuto pagamento del contributo di cui all'articolo 33” (era prevista dalla lettera f), che è stata abrogata). Contenuto dell’avviso di consultazione e termini entro i quali presentare osservazioni Un’altra modifica riguarda la pubblicità dell'avvio della consultazione, contemplata dall’art. 14, D.Lgs. n. 152/2006. Il comma 1 di questo art. 14 riguarda gli elementi minimi che deve contenere l'avviso al pubblico di cui all'art. 13, comma 5, lettera e), mentre il comma 2 dell’art. 14 fissa in “quarantacinque giorni” (e non più in sessanta) il termine da computare dalla pubblicazione dell'avviso di consultazione (di cui all’art. 14, comma 1) ed entro il quale chiunque può prendere visione della proposta di piano o programma e del relativo rapporto ambientale e presentare proprie osservazioni in forma scritta, in formato elettronico, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. Tempi di risposta per il parere motivato Le ultime modifiche riguardano l’art. 15 del TUA, del quale viene corretta la rubrica che diventa “Valutazione del rapporto ambientale e degli esiti della Consultazione” (in luogo di: Valutazione del rapporto ambientale e degli esiti i risultati della Consultazione). Anche in questo caso, l’art. 18 del D.L. n. 152/2021 dimezza i termini procedurali prevedendo che l’autorità competente, in collaborazione con l’autorità procedente, svolga le attività tecnico-istruttorie, acquisisca e valuti tutta la documentazione presentata, nonchè le osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati ai sensi dell'art. 14 e dell'art. 32 del TUA, nonché i risultati delle consultazioni transfrontaliere di cui al medesimo art. 32 ed esprime il proprio parere motivato entro il termine di 45 giorni (e non più 90) a decorrere dalla scadenza di tutti i termini di cui all'art. 14 del TUA. Norma del D.L. n. 152/2021 Norma del TU Ambiente (D.Lgs. n. 152/2006) modificata Riduzione dei termini procedurali art. 18, c. 1, lett. a), punto 2) art. 13, c. 2 - da 90 a 45, i giorni entro cui deve chiudersi la consultazione art. 18, c. 1, lett. b) art. 14, c. 2 - da 60 a 45, i giorni (dalla pubblicazione dell’avviso di consultazione) entro i quali si può prendere visione della proposta di piano o programma e del relativo rapporto ambientale e presentare proprie osservazioni art. 18, c. 1, lett. c), punto 2) art. 15, c. 1 - da 90 a 45 giorni, il tempo per l’autorità competente di esprimere un parere motivato, dopo aver svolto in collaborazione con l'autorità procedente, le attività tecnico-istruttorie, acquisito e valutato tutta la documentazione presentata, nonché le osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati ai sensi dell'art. 14 e dell'art. 32, nonché i risultati delle eventuali consultazioni transfrontaliere: il termine di 45 giorni decorre dalla scadenza di tutti i termini di cui all'art. 14. Altre norme ambientali Le nuove previsioni dedicate alla VAS sono contenute in un intero capo del D.L. n. 152/2021 intitolato all’ambiente, laddove ritroviamo norme relative: - al “Fondo per la ripresa e la resilienza Italia” (Misura M1C3-22 del PNRR), fondo necessario anche a consentire il finanziamento di progetti di turismo sostenibile; - alle risorse idriche (art. 16); - al Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani (art. 17), volto a ridurre l’occupazione del terreno e a migliorare il risanamento urbano (Misura M2C4); - alla gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici (art. 19). Altre norme di interesse ambientale, sono le seguenti: - interventi comunali in materia di efficientamento energetico, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e messa in sicurezza degli edifici e valorizzazione del territorio (art. 20); - piani integrati (art. 21); - misure per agevolare la realizzazione degli interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza volti a fronteggiare il rischio di alluvione e il rischio idrogeologico (art. 22); - utilizzo risorse del Fondo Sviluppo e Coesione ed estensione delle procedure PNRR (art. 23). Fasi della valutazione ambientale strategica (VAS) La VAS è un procedimento amministrativo che viene utilizzato per valutare piani e programmi suscettibili di avere un impatto significativo sull’ambiente e sul patrimonio culturale e nei fatti riguardano diversi settori di attività come l’energia, i trasporti, la pianificazione del territorio e la gestione dei rifiuti. In particolare, sono sottoposti: - a VAS in sede statale i piani e programmi la cui approvazione compete ad organi dello Stato (ad esempio, il PNACC cioè il “Piano Nazionale di adattamento ai Cambiamenti Climatici” per la cui VAS l’autorità competente è il Ministero della Transizione Ecologica, il Piano di sviluppo della Rete elettrica di trasmissione nazionale, il Piano nazionale degli Aeroporti, etc.); - a VAS secondo le disposizioni delle leggi regionali, i piani e programmi la cui approvazione compete alle regioni e province autonome o agli enti locali, come ad esempio il Piano regionale di gestione dei rifiuti, il Piano di Tutela delle Acque (PTA), il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) o ancora il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) e il Piano regolatore generale (PRG). La VAS ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione, dell’adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile (art. 4 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.). Le fasi principali della VAS sono: - lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità; - l’elaborazione del rapporto ambientale; - lo svolgimento di consultazioni; - la valutazione del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni; - la decisione; - l’informazione sulla decisione; - il monitoraggio.

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Valutazione ambientale strategica: tempi ridotti con il Dl Pnrr

L'accorciamento dei tempi riguarda, tra l'altro, la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale, che, salvo quanto diversamente comunicato dall'autorità competente, si conclude entro non più 90, bensì 45 giorni dall'invio del rapporto preliminare sugli impatti ambientali

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