Regolamento europeo sulla tassonomia delle attività ecosostenibili: gli obblighi pubblicitari per le società

Assonime ha pubblicato la circolare n. 1 del 19 gennaio 2022 dal titolo “Il Regolamento europeo sulla tassonomia delle attività ecosostenibili: gli obblighi pubblicitari per le società” con cui illustra il contenuto generale del Regolamento Tassonomia sulle attività ecosostenibili, e analizza gli obblighi informativi che gravano sulle imprese non finanziarie tenute a rendere la dichiarazione non finanziaria (DNF). Con la circolare, Assonime evidenzia che nell’ambito della complessiva disciplina europea per finanziare la crescita sostenibile, il Regolamento Tassonomia assume un rilievo centrale, definendo i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile. Tre sono i principali campi di applicazione della disciplina: l’utilizzazione di un concetto comune di investimento ecosostenibile per le misure adottate dall’Unione europea o dagli Stati membri riguardo a prodotti finanziari resi disponibili come ecosostenibili; la trasparenza sulla ecosostenibilità degli investimenti sottostanti i prodotti finanziari messi a disposizione del mercato da parte dei partecipanti al mercato stesso; gli obblighi informativi sulla ecosostenibilità delle attività economiche esercitate dalle imprese tenute alla pubblicazione della “dichiarazione di carattere non finanziario”. In particolare, l’Unione Europea ha sviluppato, in questi ultimi anni, una strategia ambiziosa per lo sviluppo sostenibile e la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio, in linea con i contenuti dell’Accordo di Parigi sul clima del 2015 e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con i relativi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, impegnandosi a raggiungere i seguenti obiettivi: - diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050; - ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Per il conseguimento di tali traguardi, l’Unione promuove gli investimenti in asset e attività sostenibili con l’impiego di risorse non solo pubbliche, ma anche private. Nel 2021, la Commissione europea ha dovuto aggiornare la propria strategia per facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, per due motivi, precisamente: - da un lato, la transizione verso gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea ha richiesto importanti sforzi volti a mitigare i cambiamenti climatici e a adattarvisi, a ricostruire il capitale naturale e a rafforzare la resilienza e un più ampio capitale sociale, il tutto nel quadro della ripresa sostenibile dalla crisi dovuta alla pandemia COVID-19; - dall’altro, invece, gli sforzi europei si sono concentrati prevalentemente sul sostegno ai flussi di investimento verso le attività economiche già ecosostenibili e verso i piani per renderle tali. In questo contesto, la Commissione europea prevede, tra l’altro, di: esaminare l’opportunità di presentare una proposta legislativa a favore del sostegno e del riconoscimento del finanziamento di determinate attività economiche, principalmente nel settore energetico, compreso quello del gas, che contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra; esaminare le opzioni per un’estensione del quadro della tassonomia dell’UE al fine di riconoscere gli sforzi di transizione, includendo ad esempio anche le attività con un livello intermedio di prestazione ambientale; ampliare le norme e i marchi della finanza sostenibile a sostegno del finanziamento della transizione verso la sostenibilità e dei graduali sforzi di transizione. Obblighi pubblicitari del Regolamento Tassonomia Gli obblighi informativi riguardano le imprese tenute a pubblicare una dichiarazione di carattere non finanziario, su base individuale o consolidata tra cui rientrano le società emittenti valori mobiliari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati, le banche e le imprese di assicurazione e riassicurazione di grandi dimensioni. In base al Regolamento Tassonomia, le imprese soggette all’obbligo di pubblicare la DNF devono includere in tale documento anche informazioni su come e in che misura le attività dell’impresa sono associate ad attività economiche ecosostenibili. In riferimento al contenuto e alle modalità di presentazione delle informazioni da fornire, la Commissione ha adottato il Regolamento delegato 2021/2178 che consente di tradurre in indicatori quantitativi di prestazione economica (c.d. KPI) i criteri di vaglio tecnico dei vari atti delegati richiesti dal Regolamento tassonomia con riferimento agli obiettivi ambientali previsti. In particolare, l’obbligo di comunicazione ha per oggetto tre indicatori quantitativi di prestazione costituiti da: la quota di fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche ecosostenibili; la quota di spese in conto capitale relative ad attivi o processi associati ad attività economiche ecosostenibili (CapEx); la quota di spese operative relative ad attivi o processi associati ad attività economiche ecosostenibili (OpEx).

Crediti da dichiarazione integrativa ultrannuale: ecco come vanno riportati

Riforma della Riscossione: le novità in Gazzetta Ufficiale

Tributi indiretti diversi dall’IVA: via libera alla riforma fiscale

Decreto Omnibus: le misure fiscali varate dal CdM

Correttivi riforma fiscale: le novità approvate

Rottamazione quater: arriva la proroga al 15 settembre

Definizione agevolata processi verbali di constatazione: istituiti i codici tributo

Malattia durante le ferie: come funziona e le regole da seguire

Locazioni brevi, guida aggiornata su cedolare e intermediari

Regolamento europeo sulla tassonomia delle attività ecosostenibili: gli obblighi pubblicitari per le società

Assonime illustra il contenuto generale del Regolamento Tassonomia sulle attività ecosostenibili, e analizza gli obblighi informativi che gravano sulle imprese non finanziarie tenute a rendere la dichiarazione non finanziaria

Lascia un commento Annulla risposta

Newsletter

Articoli correlati

Lascia un commento Annulla risposta