Tra le varie interrogazioni alla Ministra Calderone in tema di Lavoro nel corso della seduta in Senato del 26 gennaio 2023, si segnalano quelle relative al programma di attuazione delle politiche attive, quelle inerenti alle anticipazioni in materia di contratti a termine e quelle sul prolungamento delle misure di tutela dei lavoratori fragili. Politiche attive - In tema sociale un’importante interrogazione è stata posta dalla Senatrice Gelmini, in merito al programma di attuazione delle politiche attive volte, alla formazione del personale, in considerazione della difficile reperibilità di manodopera specializzata nel sistema produttivo e richiedendo chiarimenti in tema di formazione specifica rivolta ai percettori del reddito di cittadinanza viste le somme stanziate dal PNRR per il programma di garanzia occupabilità lavoratori (Gol), e comprendere in merito le sorti dell’Anpal che attualmente dovrebbe occuparsi di gestire e coordinare queste attività. La Ministra conferma che è in corso una ricognizione e ritaratura delle funzioni svolte dai soggetti inseriti nella filiera delle politiche attive del lavoro che rivestono ruoli fondamentali come l'Anpal, rispetto alle quali, però, al momento non è in programma un mutamento di governance. Al contrario, il Ministero sta procedendo alle attività normative finalizzate all'aggiornamento dell'assetto statutario dell'Agenzia per realizzare le previsioni dell'articolo 46 del decreto legislativo n. 73 del 2021 e per superare la gestione commissariale provvisoria dell'ente. In merito al quesito specifico riguardante i percorsi formativi per i percettori del reddito di cittadinanza, viene sottolineato che, lo scopo della legge di bilancio 2023 attuata dal Governo è quello di rendere la popolazione attiva effettivamente occupabile e sostenerne l'inserimento al lavoro limitando, allo stesso tempo, la possibilità che intere fasce di popolazione siano sostenute esclusivamente attraverso misure di mera assistenza. Inoltre viene sottolineato che il programma Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL) già prevede tra i beneficiari del programma i percettori del reddito di cittadinanza indirizzati ai centri per l’impiego ed attualmente si sta procedendo a completare l'attività di presa in carico nell'ambito del programma GOL dei percettori di reddito, con particolare riferimento ai soggetti che ne fruiranno nel corso dell'anno per il periodo di sette mesi. Nel 2023 saranno assegnate nuove risorse economiche per una quota aggiuntiva di destinatari programmati, in modo da arrivare nel 2025 all'obiettivo di 3 milioni di persone raggiunte dal programma GOL, di cui 800.000 coinvolti in attività formative e 300.000 nel rafforzamento delle competenze digitali. È previsto nell'ambito del comitato direttivo GOL, sede di confronto e decisione tecnica tra Ministero, ANPAL e Regioni, che si predispongano indicazioni operative alla circolare ANPAL n. 1 del 2022 (programma GOL e gestione della condizionalità), e sono stati forniti gli elementi di partenza per rendere applicabile la condizionalità tra la partecipazione e i percorsi formativi per chi stipula il patto per il lavoro e la percezione del sussidio. Nell'ambito delle attività formative, attualmente in fase di adeguamento al mutato contesto normativo, si terrà conto di revisionare e creare nuovi strumenti sulla base dei singoli percorsi formativi. Si darà comunque priorità, in coerenza con gli indirizzi europei, alla formazione sulle competenze digitali, soprattutto per giovani e donne. Infine la Ministra conclude concordando sulla necessità di introdurre un nuovo modello di inclusione attiva che possa valorizzare e implementare strumenti già sperimentati, rafforzando il percorso di reinserimento e accompagnamento al lavoro. Novità e anticipazioni sui contratti a termine - Importanti novità e anticipazioni vengono, infine, fornite in risposta alle interrogazioni della Senatrice Pirro, in merito ai contratti a tempo determinato e voucher quali responsabili di una maggiore precarietà e dalla Senatrice Malpezzi in merito al prolungamento delle misure di tutela dei lavoratori fragili. Sulla prima interrogazione la Ministra sottolinea la distinzione tra flessibilità e precarietà, dove la flessibilità rappresenta la capacità di adattarsi efficacemente e adeguatamente alle esigenze economico-sociali contingenti, fossero anche quelle emergenziali o straordinarie consentendo alle imprese e lavoratori di uniformarsi alle molteplici e variabili situazioni di mercato e alle sfide globali cui le comunità sono chiamate a fare fronte. La stessa Ministra dichiara di non voler eliminare ogni tipo di causale dai contratti a tempo determinato ma allo stesso modo una rigida tipizzazione legale delle causali dei contratti a tempo determinato possa rappresentare un limite per il sistema imprenditoriale e lavorativo del Paese. Pertanto si impegna a rivedere l'istituto del contratto a termine per precisarne i contenuti, renderlo uno strumento efficace ed elastico di incremento dell'occupazione e prevederne limiti tali da garantire un maggior controllo della legittimità del suo utilizzo, demandando alla contrattazione collettiva l'indicazione delle causali che legittimano l'utilizzo di questo istituto. Concludendo in riferimento all’istituto dei voucher sottolinea come lo stesso non sia uno strumento che stimola il precariato ma al contrario rappresenta la forma di remunerazione per prestazioni di lavoro accessorio ovvero attività lavorativa di natura meramente occasionale e possono permettere di dare una base giuridica per retribuire attività saltuarie, quali piccoli lavori domestici o l'insegnamento privato supplementare. Tutela dei lavoratori fragili - Sull’ultima interrogazione, inerente al prolungamento delle misure di tutela dei lavoratori fragili, la Ministra dichiara che darà parere favorevole agli emendamenti proposti alla legge di conversione del decreto Milleproroghe che estendono i provvedimenti previsti per i lavoratori fragili e che non sono stati rinnovati con la Legge di Bilancio 2023: “Il Ministero del Lavoro sosterrà ogni iniziativa volta alla proroga almeno trimestrale dello strumento per proseguire nell’azione di protezione dei soggetti più esposti al rischio della malattia da Covid.” La Ministra, poi, annuncia che sul punto è già in corso un’interlocuzione tecnica con gli uffici competenti del Ministero della Pubblica Amministrazione per la valutazione congiunta degli interventi normativi necessari.