Esenzione imposta di registro: atti di liberalità sì, gratuiti no

I primi sono contraddistinti da un sacrificio cui non corrisponde alcun interesse economico del donante mentre nei secondi la privazione della parte nasconde sempre un vantaggio

Un atto può beneficiare dell’esenzione dall’imposta di registro esclusivamente quando si connota come “atto di liberalità” e non semplicemente come atto a titolo gratuito. L’atto di liberalità, infatti, è per definizione un atto ...

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