Il processo di riforma fiscale continua a fare passi avanti. Infatti, in Commissione Finanze della Camera sono stati approvati i primi emendamenti che riscrivono alcune parti del disegno di legge delega (AC 1038) presentato all’esame parlamentare per l’approvazione definitiva. Sicuramente non saranno rispettate le tempistiche fissate, con l’approvazione prima dell’estate, ma la nota positiva è che il lavoro sta andando avanti e la legge delega - che, una volta approvata dal Parlamento, dovrà essere attuata nell’arco di 24 mesi - sta assumendo i suoi contorni definitivi. Tra le modifiche si segnalano alcuni emendamenti che: - introducono, seguendo le indicazioni emanate a livello UE, una minimum tax per le imprese multinazionali; - permettono, alle imprese individuali e ai lavoratori autonomi, di versare tutti gli acconti IRPEF a rate; - prevedono la tassazione sostitutiva di tredicesime e premi di produttività; - tendono a superare definitivamente l’IRAP; - trasformano la gestione dell’IMU affidando ai comuni il compito di liquidare l’imposta; - riordinano le tasse automobilistiche, anche nell'ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo. Si tratta di emendamenti al testo originario, pertanto, per avere le idee molto più chiare e, soprattutto, un quadro definitivo della delega occorrerà attendere la sua approvazione. Ma nel frattempo può essere utile fare il punto approfondendo le novità. Minimum tax per le multinazionali Con un emendamento presentato dal Governo si intende introdurre un livello minimo di tassazione da applicare alle multinazionali in linea con le regole OCSE. In particolare, si vuole recepire la direttiva UE n. 2022/2523 del Consiglio, del 14 dicembre 2022, seguendo altresì l'approccio comune condiviso a livello internazionale in base alla guida tecnica dell'OCSE sull'imposizione minima globale, con l'introduzione, tra l'altro, di: 1) un'imposta minima nazionale dovuta in relazione a tutte le imprese, localizzate in Italia, appartenenti a un gruppo multinazionale o nazionale e soggette a una bassa imposizione; 2) un regime sanzionatorio, conforme a quello vigente in materia di imposte sui redditi, per la violazione degli adempimenti riguardanti l'imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese e un regime sanzionatorio effettivo e dissuasivo per la violazione dei relativi adempimenti informativi. Chiaramente, questa (come anche tutte le altre novità che si stanno descrivendo) rappresenta una semplice dichiarazione d’intento che poi dovrà trovare piena attuazione nei decreti delegati. Pertanto, allo stato attuale non è possibile prevedere se ed in che termini la norma sarà attuata. Novità per i versamenti delle imposte di imprese e lavoratori autonomi Un’ulteriore novità riguarda le modalità di versamento dell'IRPEF dovuta dai lavoratori autonomi, dagli imprenditori individuali e dai contribuenti a cui si applicano gli ISA. Per costoro, fermo restando il vigente sistema di calcolo, anche previsionale, del saldo e degli acconti, l’intento è quello di realizzare, senza peggioramenti per il contribuente rispetto al sistema vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una migliore distribuzione del carico fiscale nel tempo, anche mediante la progressiva introduzione della periodicità mensile dei versamenti degli acconti e dei saldi e un'eventuale riduzione della ritenuta d'acconto. Si tratta di una proposta sulla quale si lavora da tempo ed è un tema molto sentito, specie dai lavoratori autonomi che spesso, a fronte di una ritenuta alla fonte che viene trattenuta sui compensi fatturati, si ritrovano, in sede di dichiarazione dei redditi, con imposta a credito. Come è anche sentito il problema degli acconti d’imposta: è vero che è possibile rateizzare la prima rata di acconto, ma lo stesso, allo stato attuale, non è possibile farlo per la rata di novembre allorquando, complice anche la presenza di molti appuntamenti con l’Erario concentrati tutti in quel periodo, si possono verificare problemi di natura finanziaria. Pertanto, avere la possibilità di rateizzare durante tutto l’arco dell’anno il carico fiscale può rappresentare un indubbio vantaggio per pianificare al meglio i flussi finanziari delle imprese e dei lavoratori autonomi. Altre misure per le imprese Tra gli emendamenti approvati spicca anche: - la semplificazione e la razionalizzazione della disciplina della liquidazione ordinaria delle imprese individuali e delle società commerciali, stabilendo la definitività del reddito relativo a ciascun periodo di imposta, fatta salva la facoltà del contribuente, se la liquidazione non si protrae rispettivamente per più di tre o di cinque esercizi, di determinare il reddito d'impresa relativo ai periodi compresi tra l'inizio e la chiusura della stessa in base al bilancio finale, provvedendo alla riliquidazione dell'imposta; - il rafforzamento del processo di avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici attraverso: 1) la semplificazione e razionalizzazione della disciplina del Codice civile in materia di bilancio, con particolare riguardo alle imprese di minori dimensioni; 2) la revisione della disciplina recata dal D.Lgs. n. 38/2005, prevedendo, per i soggetti che adottano i princìpi contabili internazionali IAS/IFRS per il bilancio consolidato, la facoltà di applicarli anche al bilancio di esercizio, fatte salve le eccezioni ritenute necessarie per colmare eventuali lacune dei predetti princìpi contabili, coordinare il bilancio di esercizio con la sua funzione organizzativa ed evitare eccessivi aggravi amministrativi. Agevolazioni per le imprese che investono Modificando quanto già previsto nella bozza di legge delega, si punta alla riduzione dell'aliquota dell'IRES nel caso in cui sia impiegata in investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, o in nuove assunzioni o in schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili una somma corrispondente, in tutto o in parte, al reddito entro i due periodi d'imposta successivi alla sua produzione. La riduzione non si applica al reddito corrispondente agli utili che, nel predetto biennio, sono distribuiti o destinati a finalità estranee all'esercizio dell'attività d'impresa. Inoltre, con l’emendamento approvato, viene disposto che la distribuzione degli utili stessi si presume avvenuta qualora sia accertata l'esistenza di componenti reddituali positivi non contabilizzati o di componenti negativi inesistenti. In alternativa, per le imprese che non beneficiano della riduzione di cui si è detto, dovrebbe essere prevista la possibilità di fruire di eventuali incentivi fiscali riguardanti gli investimenti qualificati, anche attraverso il potenziamento dell'ammortamento, nonché di misure finalizzate all'effettuazione di nuove assunzioni, anche attraverso la possibile maggiorazione della deducibilità dei costi relativi alle medesime. Tassazione dei lavoratori dipendenti Anche sul reddito di lavoro dipendente non mancano novità. Infatti, con alcuni emendamenti approvati, la delega punta ad inserire, nel nostro ordinamento: - misure volte a favorire lo stabile inserimento nel mercato del lavoro dei giovani che non hanno compiuto il trentesimo anno di età; - un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle relative addizionali, in misura agevolata, sui premi di produttività (misura peraltro già in vigore da alcuni anni, ma sicuramente si punterà a qualcosa di più organico ed incisivo); - un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle relative addizionali, in misura agevolata, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e sui redditi riferibili alla percezione della tredicesima mensilità. Inoltre, si intende adottare misure volte a favorire la permanenza in Italia di studenti ivi formati, anche mediante la razionalizzazione degli incentivi per il rientro in Italia di persone ivi formate occupate all'estero. IRAP, IMU e bollo auto Altri emendamenti intervengono sulle seguenti materie: - IRAP: la riscrittura della norma, già prevista dalla bozza, punta al graduale superamento dell'imposta, con priorità per le società di persone e le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e professioni; inoltre, si vuole istituire una sovrimposta, determinata secondo le medesime regole dell'IRES, con l'esclusione del riporto delle perdite, ovvero secondo regole particolari per gli enti non commerciali, con invarianza del carico fiscale, assicurando alle regioni un gettito in misura equivalente a quello attuale, da ripartire tra le stesse sulla base dei criteri vigenti in materia di IRAP; - IMU: si fissa anche l’obiettivo del graduale superamento dei sistemi di autoliquidazione nella semplificazione delle modalità di pagamento di alcuni tributi indiretti, tra cui l’IMU che, gradualmente, si trasformerà da imposta autoliquidata a imposta calcolata dal Comune e trasmessa al cittadino; - bollo auto: si tenterà di riordinare le tasse automobilistiche, anche nell'ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l'eventuale e progressivo superamento dell'addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche.