Quadro RS, l'Agenzia delle Entrate non ha tutti i dati richiesti sui forfettari. Non c'è dunque una duplicazione delle richieste da parte dell'Amministrazione finanziaria. E' questa in sintesi la risposta fornita al question time di Emiliano Fenu da parte del ministero dell'economia ieri in Commissione finanze della Camera. Nella risposta si riconosce che al contribuente il Fisco non deve chiedere una duplicazione di documenti e informazioni già in possesso ma secondo la risposta non è questo il caso delle lettere di compliance per la mancata compilazione del quadro RS dei forfettari. Vuoi causa privacy, vuoi perché per i costi promiscui l'Agenzia non riesce a imputare i costi alle singole operazioni vuoi perché nel 2021 i forfettari facevano ancora le fatture di carta e non elettroniche, l'Amministrazione si è trovata carente delle informazioni e dunque la scelta di procedere all'invio delle lettere di compliance. Nella replica si ricorda che comunque la risposta agli alert dell'Agenzia è stata procrastinata al 30 novembre 2024. L'Agenzia nella sua audizione ieri in Senato per il decreto legge mille proroghe ha ricordato che: «La norma non incide sull'adempimento dichiarativo né per quest'anno né per quelli pregressi (il comma 73, infatti, non viene modificato), limitandosi, per il solo periodo d'imposta 2021, a rimettere in termini i contribuenti forfetari, che potranno, pertanto, inviare i dati entro il 30 novembre 2024 senza l'applicazione di sanzioni». La proroga, ricordano dal ministero dell'economia, è concessa ai fini di meglio coordinare le esigenze informative con i principi stabiliti dalla legge delega in materia di concordato preventivo biennale di prossima emanazione.