Via libera definitivo da parte del Senato al disegno di legge di conversione del decreto Energia (D.L. n. 131/2023), recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio. Sanatoria degli scontrini Tra le disposizioni di maggior interesse per le imprese, c’è la sanatoria degli scontrini (art. 4). Al fine di promuovere l’adempimento spontaneo e l’emersione della base imponibile, viene concessa la possibilità di rimuovere le violazioni in materia certificazione dei corrispettivi commesse dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, mediante l’istituto del ravvedimento operoso, attraverso cui è possibile regolarizzare gli errori, le omissioni e i versamenti carenti tramite il pagamento dell'imposta dovuta, degli interessi e della sanzione in misura ridotta, in ragione del tempo trascorso per la regolarizzazione delle violazioni. La sanatoria è possibile solo se il ravvedimento operoso verrà effettuato entro la data del 15 dicembre 2023. Il ravvedimento si applica anche alle violazioni constatate non oltre il 31 ottobre 2023, purché non siano state già oggetto di contestazione alla data del perfezionamento del ravvedimento. Le violazioni regolarizzate non rilevano ai fini del computo per l’irrogazione della sanzione accessoria della sospensione dell'attività o della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio della stessa, prevista per un periodo da 3 giorni ad un mese, ovvero da un mese a 6 mesi, se l’importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione è superiore a 50.000 euro. Misure contro il caro energia per imprese e famiglie All’interno del provvedimento sono contenute inoltre misure dirette a contrastare gli effetti del caro energia. In particolare, all’art. 1 si prevede: - l'aggiornamento dei valori base dei bonus sociali energia e gas applicabili nel quarto trimestre 2023 e l'erogazione di un contributo integrativo straordinario per i mesi ottobre, novembre e dicembre 2023 per i clienti domestici titolari di bonus sociale elettrico (commi 1, 2, 8 e 9); - l’azzeramento per il quarto trimestre 2023 delle aliquote delle componenti tariffarie relative agli oneri generali per il settore del gas (commi 3 e 4); - la riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 (commi 5, 6 e 7). L’art. 2, invece, contempla interventi finalizzati a sostenere il potere d'acquisto dei nuclei familiari meno abbienti. In particolare: - viene modificata la disciplina della social card “Dedicata a te”, aggiungendo, fra i beni acquistabili con la carta, i carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. A tal fine sono destinati 100 milioni di euro. Sarà un decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a stabilire l'ammontare del beneficio aggiuntivo e le modalità e condizioni di accreditamento delle imprese autorizzate alla vendita di carburanti che aderiscono a piani di contenimento dei costi del prezzo alla pompa (commi 1, 2 e 3); - viene rifinanziato con 12 milioni di euro il bonus trasporti (comma 4). Il testo definitivo del decreto Energia convertito conferma la riscrittura del regime di aiuti a favore delle imprese energivore, che sarà in vigore dal 1° gennaio 2024. In base alle nuove regole, le agevolazioni, concesse sotto forma di sconto sulla spesa degli oneri generali di sistema elettrico destinati al finanziamento delle fonti di energia elettrica rinnovabili, saranno riconosciute alle imprese con un consumo di energia elettrica non inferiore a 1 GWh all'anno, operanti nei settori a rischio o ad alto rischio rilocalizzazione individuati come tali all’allegato 1 alla comunicazione della Commissione europea 2022/C 80/01 o, comunque, considerabili tali in base ai parametri di intensità energetica e intensità di scambi commerciali utilizzati a tal fine dalla Commissione europea. Sono ammesse anche le imprese non operando in alcuno dei predetti settori, hanno beneficiato, nell’anno 2022 ovvero nell’anno 2023, delle agevolazioni energivori. Con il nuovo meccanismo agevolativo, la cui efficacia è subordinata alla preventiva autorizzazione della Commissione UE, si passerà dal criterio basato sugli scaglioni dell’intensità elettrica delle singole imprese ad un sistema di un valore unico per tutte le imprese. In particolare, il nuovo livello di contribuzione è stabilito nella misura del minor valore fra una percentuale variabile dal 15 all'80% della componente degli oneri generali afferenti al sistema elettrico destinata al sostegno delle fonti rinnovabili di energia, e una percentuale fra lo 0,5 e il 3,5% del valore aggiunto lordo dell'impresa. Sono previste premialità se l'impresa copre almeno il 50% del proprio consumo di energia elettrica da fonti a zero emissioni. I contributi non possono essere inferiori al prodotto tra 0,5 Euro/MWh e l’energia elettrica prelevata dalla rete pubblica.