Regime PEX plusvalenze su partecipazioni realizzate da soggetti non residenti: i chiarimenti di Assonime

Assonime ha pubblicato la circolare n. 10 del 2 maggio 2024 in tema di regime di participation exemption per le plusvalenze su partecipazioni realizzate da soggetti non residenti. Il documento esamina le novità introdotte dalla legge di bilancio 2024 che consente di detassare le plusvalenze relative alla cessione di partecipazioni qualificate realizzate da società o enti residenti in altri Stati membri UE o in Stati SEE dotati di adeguato scambio di informazioni qualora ricorrano i requisiti del regime di participation exemption o PEX in misura pari al 95%. Sul punto occorre osservare che la novella fa seguito all’orientamento giurisprudenziale che ha ritenuto non compatibile con le libertà fondamentali del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea) la disparità di trattamento derivante dalla impossibilità di accedere al regime PEX per i soggetti residenti in altri Stati membri. In particoalre, la novella ha il fine di adeguare la disciplina impositiva nazionale all’orientamento affermato dalla Suprema Corte (Cassazione n. 21261/2023, n. 23323/2023 e n. 27267/2023) che ha stabilito che non è compatibile con le libertà fondamentali del TFUE il mancato riconoscimento della possibilità di fruire del regime di participation exemption per i soggetti non residenti che realizzino plusvalenze su partecipazioni fiscalmente rilevanti in Italia. La novità normativa si applica alle plusvalenze realizzate a partire dal 1° gennaio 2024. Assonime ha quindi sottolineato che, quanto all’ambito di applicazione, in considerazione della norma che esclude le plusvalenze realizzate dai soggetti extra-UE, sul piano pratico la norma avrà un impatto sulle plusvalenze relative a partecipazioni in società residenti realizzate da società ed enti francesi; plusvalenze che risultano imponibili anche in Italia per effetto della vigente Convenzione contro le doppie imposizioni Italia-Francia. Come chiarito nella circolare residuano ancora alcune distinzioni tra la disciplina impositiva delle plusvalenze PEX realizzate da società residenti in Italia e quelle realizzate da società residenti in altri Stati membri. Nello specifico, le differenze sono dettate dal fatto che, nel rispetto dei principi del sistema impositivo nazionale, le plusvalenze su partecipazioni conseguite dai soggetti non residenti costituiscono redditi diversi e sono determinate ed assoggettate a tassazione secondo regole non coincidenti con quelle applicabili quando le plusvalenze in questione concorrono alla formazione del reddito di impresa.

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Assonime illustra la novità introdotta dalla legge di bilancio 2024 che consente di detassare in misura pari al 95% le plusvalenze relative alla cessione di partecipazioni qualificate

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