Con il decreto del 25 giugno 2024, emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, è pienamente operativa la maxi deduzione del costo del lavoro. La nuova misura agevolativa presenta uno specifico elemento di novità in quanto si applica al bilancio aziendale e non ai costi specificatamente legati alla retribuzione o contribuzione del lavoratore neoassunto. Ne deriva che, per valutare correttamente le opportunità di risparmio effettivo di cui può beneficiare l’azienda che assume la riflessione deve essere operata trasversalmente partendo dal maggior costo del lavoro deducibile ed applicando l’aliquota IRPEF o IRES effettivamente dovuta sul reddito prodotto dall’azienda. Quanto si può risparmiare? Chi Alla luce delle modalità attuative definite dal decreto del 25 giugno 2024, emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 luglio 2024, è confermata l’applicazione della maxi deduzione del costo del lavoro in vigore per il 2024 (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023). Beneficiari sono i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni, appartenenti alle seguenti categorie: - imprese individuali; - società di persone ed equiparate; - esercenti arti e professioni, anche in forma associata. Attenzione Sono escluse le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa. I requisiti da rispettare sono: - svolgimento della normale attività sin da una data precedente 1° gennaio 2023; - numero dei dipendenti a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024 superiore al numero medio delle persone stabilmente impiegate nel 2023; - numero complessivo dei dipendenti (a tempo sia indeterminato che determinato) in forza al 31 dicembre 2024 superiore a quello medio del 2023. Cosa La misura agevolativa spettante al datore di lavoro consiste in: - una maggiorazione del costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, nella misura del 20%; - una ulteriore deduzione, nella misura del 10%, in presenza di nuove assunzioni di dipendenti, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela (definiti nell’Allegato 1 del D.Lgs. n. 216/2023). A questa ultima categoria appartengono: - lavoratori molto svantaggiati ai sensi dell'art. 2, numero 99), del regolamento (UE) n.651/2014; - persone con disabilità; - donne di qualsiasi età con almeno 2 figli di età minore di 18 anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea annualmente individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze; - donne vittime di violenza, inserite nei percorsi di protezione debitamente certificati dai centri antiviolenza; - giovani ammessi agli incentivi all'occupazione giovanile di cui all'art. 27, co. 1, D.L. n. 48/2023 (convertito, con modificazioni, l. 85/2023); - lavoratori con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale; - soggetti già beneficiari del reddito di cittadinanza che siano decaduti dal beneficio e che non integrino i requisiti per l'accesso all'assegno di inclusione. Attenzione Devono essere inclusi nel computo i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato trasformato a tempo indeterminato nel corso del 2024, i soci lavoratori di società cooperative, i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale in proporzione alle ore di lavoro prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale. Come Il maggior costo si determina applicando in bilancio o in dichiarazione dei redditi il 20% (o il 30%) al minore dei due seguenti elementi: - costo del lavoro 2024 relativo ai dipendenti di nuova assunzione; - incremento del costo complessivo del personale iscritto a conto economico per le imprese, ovvero pagato per i professionisti, nell’esercizio 2024 rispetto al 2023. Attenzione Qualora l’incremento del costo complessivo del personale dipendente sia inferiore al costo riferibile al personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, in presenza di entrambe le categorie di lavoratori, il costo da assumere, ai fini della maggiorazione, è ripartito tra le due categorie proporzionalmente al costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato di ciascuna di esse. Quando La maxi deduzione è applicabile unicamente per il periodo d’imposta 2024. Calcola il risparmio Datore di lavoro che ha assunto un nuovo dipendente a tempo indeterminato nel 2024, con un costo complessivo di 32.000 euro di cui 25.000 per retribuzione e 7.000 euro per oneri sociali ed assistenziali. Caso n. 1 - Calcolo maxi deduzione Costo del lavoro per il nuovo assunto: 32.000 euro Incremento costo del lavoro 2024 rispetto al 2023: 25.000 euro Costo su cui effettuare il calcolo: 25.000 euro Maxi deduzione = 20% su 25.000 euro = 5.000 euro Risparmio d’imposta Datore di lavoro ditta individuale = 5.000/100*26 = 1.300 euro Datore di lavoro s.r.l. = 5.000/100*23 = 1.200 euro Caso n. 2 - Calcolo maxi deduzione ed ulteriore deduzione Si riprenda l’esempio 1, considerando l’assunzione sia da riferire ad un lavoratore svantaggiato: Costo del lavoro per il nuovo assunto: 32.000 euro Incremento costo del lavoro 2024 rispetto al 2023: 25.000 euro Costo su cui effettuare il calcolo: 25.000 euro Maxi deduzione = 30% su 25.000 euro = 7.500 euro Risparmio d’imposta Datore di lavoro ditta individuale = 7.500/100*26 = 1.950 euro Datore di lavoro s.r.l. = 7.500/100*24 = 1.800 euro Alla luce degli esempi di calcolo esposti, considerato che il risparmio effettivo in termini di costi è rappresentato dalla minor imposta dovuta dal datore di lavoro in seguito alla maggior deduzione del costo del lavoro, si evince che è possibile risparmiare dal 4% al 6% circa in caso di azienda che opera come ditta individuale e dal 3% al 4% circa in caso di datore di lavoro soggetto ad IRES. Datore di lavoro ditta individuale Deduzione ordinaria Maxi deduzione Maxi deduzione + ulteriore deduzione Retribuzione imponibile 25.000 euro 25.000 euro 25.000 euro Contributi INPS 7.000 euro 7.000 euro 7.000 euro Deduzione annua 0 5.000 7.500 Risparmio d’imposta 0 1.300 euro 1.950 euro Costo del lavoro al netto 32.000 euro 30.700 euro 30.050 euro Risparmio % 4% 6% Datore di lavoro società a responsabilità limitata Deduzione ordinaria Maxi deduzione Maxi deduzione + ulteriore deduzione Retribuzione imponibile 25.000 euro 25.000 euro 25.000 euro Contributi INPS 7.000 euro 7.000 euro 7.000 euro Deduzione annua 0 5.000 7.500 Risparmio d’imposta 0 1.200 euro 1.800 euro Costo del lavoro al netto 32.000 euro 30.800 euro 30.200 euro Risparmio % 3% 4%