Fatturazione elettronica nei rapporti B2B: copia analogica priva di rilevanza fiscale

In risposta ad alcuni quesiti, l’Agenzia delle Entrate ha reso nuove indicazioni in materia di fatturazione elettronica. In primo luogo, l’Agenzia ha confermato la possibilità di consegnare copia analogia della fattura anche al cliente soggetto passivo IVA. Il documento, in tal caso, non ha alcuna rilevanza fiscale. La fattura elettronica inviata per il tramite del Sistema di Interscambio, dal 1° gennaio 2019, è l’unico documento avente validità fiscale. In termini operativi ciò significa che per poter detrarre l’IVA e dedurre il costo ai fini delle imposte dirette è necessario reperire il documento elettronico. Diversamente, ha puntualizzato l’Agenzia, nel caso di rapporti B2C il documento analogico fornito al cliente che ha richiesto la fattura elettronica ha validità fiscale. Transazioni transfrontaliere Sempre in tema di fattura elettronica, con specifico riferimento alle transazioni transfrontaliere per le quali, dal 1° gennaio 2019, è in vigore l’obbligo di inviare mensilmente i dati tramite la compilazione dell’esterometro, l’Agenzia ha ribadito che rimane vigente l’obbligo della compilazione dei modelli INTRA. Tale obbligo deve essere adempiuto anche nel caso in cui le operazioni attive con soggetti non residenti siano certificate mediante fattura elettronica. Errori nella compilazione del file XML Quando alla concreta compilazione del file XML, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non ci sono problemi se nel campo “Tipo Documento” viene erroneamente riportato il codice TD02 relativo ad un acconto o anticipo di fattura al posto del codice TD01 “fattura”. Di fatto, si tratta di codice riconducibile (al pari dei codici TD03 e TD06) nella macrocategoria delle fatture. Attenzione però, a non utilizzare il codice TD20, relativo alle c.d. “autofatture spia”. Conservazione sostitutiva La conservazione sostitutiva riguarda anche gli allegati alla fattura elettronica. Detrazione IVA Infine, con specifico riferimento alla previsione recata dall’art. 14, D.L. n. 119/2018 in merito alla possibilità di esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA relativa ai documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fatta eccezione per i documenti di acquisto relativi ad operazioni effettuate nell’anno precedente, l’Agenzia ha chiarito che la stessa può essere esercitata anche da parte dei contribuenti che liquidano l’imposta con cadenza trimestrale. In termini operativi ciò significa che - con riferimento ad un acquisto effettuato nel mese di gennaio 2019 - il contribuente potrà detrarre la relativa imposta con competenza primo trimestre 2019, entro la liquidazione IVA da effettuarsi entro il 16 maggio 2019, a condizione che riceva e registri la fattura entro il 15 maggio 2019.

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Per poter detrarre l’IVA e dedurre il costo ai fini delle imposte dirette è necessario reperire il documento elettronico

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