Con la risposta a interpello n. 49 datata 12 febbraio 2019 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sull’aliquota Iva applicabile in relazione all’effettuazione di interventi di restauro e risanamento conservativo. IL QUESITO Il caso analizzato dall’Amministrazione finanziaria riguarda una biblioteca nazionale beneficiaria di fondi pubblici per il recupero, restauro di un complesso architettonico ex caserma (immobile demaniale concesso alla biblioteca in “uso governativo”) che verrà adibito a deposito librario. L’edificio è identificato come bene culturale. L’opera di ristrutturazione comporta sia l’esecuzione di interventi di restauro e risanamento conservativo sia la fornitura di scaffalature (per contenere libri e arredi vari) di tipo compattabile, ossia montate su basi mobili che scorrono su rotaie opportunamente integrate nel pavimento. Sono stati richiesti alcuni chiarimenti all’Amministrazione finanziaria in relazione alla possibilità di applicare l’aliquota Iva per gli interventi di restauro (eseguiti nell’ambito di contratti d’appalto) anche in relazione alla fornitura e posa in opera delle predette scaffalature. LA RISPOSTA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE L’Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità di applicare l’aliquota Iva del 10 per cento anche in relazione alla fornitura delle scaffalature di tipo compattabile, ossia scaffalature montate su basi mobili che scorrono su rotaie opportunamente integrate nel pavimento. A tal proposito l’Amministrazione finanziaria ha avuto modo di specificare che si tratta di forniture inserite all’interno di un insieme sistematico di opere, finalizzate a consentire la destinazione a deposito librario della ex caserma. Si tratta nello specifico di prestazioni accessorie, finalizzate a completare, integrare la prestazione principale, consistente per l’appunto nell’intervento di restauro e risanamento conservativo. Trova pertanto applicazione, anche per tale fornitura e posa in opera, l’aliquota Iva del 10 per cento prevista dal numero 127-quaterdecies) della tabella A, parte terza, allegata al decreto Iva, per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto relativi “alla realizzazione degli interventi di recupero di cui all’articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457, esclusi quelli di cui alle lettere a) e b) del primo comma dello stesso articolo”.