Agevolazioni Zfu Genova: istanze fino al 20 giugno

Le domande di accesso alle agevolazioni fiscali e contributive previste a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi della zona franca urbana (Zfu) di Genova (istituita dopo il crollo di un tratto del ponte Morandi – articolo 8, Dl 109/2018) possono essere inviate entro il 20 giugno 2019 (ore 12). La proroga del termine di presentazione, disposta dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) con la circolare n. 202506 del 20 maggio 2019, risponde alle richieste pervenute dai territori interessati ed è finalizzata a consentire il più ampio accesso ai benefici previsti dalla legge. Inizialmente il temine finale di trasmissione delle istanze era fissato per oggi. A seguito della proroga, la richiesta di accreditamento per i soggetti amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche (da inviare mediante posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo zfu@pec.mise.gov.it) può essere inoltrata entro il 12 giugno 2019 (ore 10). Le modalità e i termini per la presentazione delle istanze sono stati definiti dal Mise con la circolare n. 73726del 7 marzo 2019. Le richieste devono essere trasmesse telematicamente (tramite la procedura informatica disponibile sul sito del Mise), utilizzando l’apposito modello. Infine, si ricorda che le agevolazioni, riconosciute esclusivamente per i periodi di imposta 2018 e 2019 ai soggetti operanti nella Zfu alla data del 14 agosto 2018, sono le seguenti: esenzione dalle imposte sui redditi esenzione dall’Irap esenzione dall’imposta municipale propria esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente. I titolari di reddito di lavoro autonomo possono beneficiare esclusivamente dell’esonero dal versamento dei contributi. Per ulteriori informazioni si rinvia alla scheda informativa disponibile sul sito del Mise.

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Le richieste vanno trasmesse telematicamente (tramite la procedura informatica disponibile sul sito del Mise), utilizzando il modello approvato con la circolare dello scorso 7 marzo

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