Presunzioni limitate sui prelevamenti bancari, strada spianata al Fisco sui versamenti

In tema d'imposte sui redditi, la presunzione legale della disponibilità di maggior reddito riferita alle operazioni bancarie di prelevamento ha valore presuntivo nei confronti dei soli titolari di reddito di impresa, mentre quella di versamento ha efficacia nei confronti di tutti i contribuenti. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 12213 dell'8 maggio 2019. IL FATTO L'Agenzia delle Entrate procedeva ad effettuare alcune indagini bancarie nei confronti di un professionista autonomo, a seguito delle quali decideva di emettere un avviso di accertamento per IRPEF, IRAP ed IVA relativa all'anno 2010. Sia la Ctp che la Ctr ritenevano corretto l'operato dell'Ufficio. Nel ricorso per cassazione il contribuente osserva come, con sentenza della Corte Costituzionale n. 228/2014, fosse stata eliminata la presunzione legale relativa ai versamenti ed ai prelevamenti su c/c bancari dei professionisti. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Corte di Cassazione respinge il ricorso. Invero, in tema d'imposte sui redditi, la presunzione legale (relativa) della disponibilità di maggior reddito, desumibile dalle risultanze dei conti bancari giusta l'art. 32, comma 1, n. 2, del d.P.R. n. 600 del 1973, non è riferibile ai soli titolari di reddito di impresa o da lavoro autonomo, ma si estende alla generalità dei contribuenti, come si ricava dal successivo art. 38, riguardante l'accertamento del reddito complessivo delle persone fisiche, che rinvia allo stesso art. 32, comma 1, n. 2; tuttavia, all'esito della sentenza della Corte costituzionale n. 228 del 2014, le operazioni bancarie di prelevamento hanno valore presuntivo nei confronti dei soli titolari di reddito di impresa, mentre quelle di versamento nei confronti di tutti i contribuenti, i quali possono contrastarne l'efficacia dimostrando che le stesse sono già incluse nel reddito soggetto ad imposta o sono irrilevanti (cfr. Cass. nn. 9 29572/2018, 22931/2018). La Ctr, quindi, laddove ha affermato la legittimità dell'accertamento nei confronti del professionista all'esito della verifica sui suoi c/c bancari, ed in particolare a seguito delle «mancate giustificazioni ai sensi dell'art. 32 DPR 600/73 di due versamenti sul conto corrente BNL e di 5 versamenti sul conto corrente Credem» si è correttamente attenuta ai principi di diritto dianzi illustrati con conseguente infondatezza delle censure del ricorrente.

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Presunzioni limitate sui prelevamenti bancari, strada spianata al Fisco sui versamenti

La presunzione legale della disponibilità di maggior reddito riferita alle operazioni bancarie di prelevamento ha valore presuntivo nei confronti dei soli titolari di reddito di impresa, mentre quella di versamento ha efficacia nei confronti di tutti i contribuenti

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