Legge di bilancio 2020: stretta sulle auto aziendali! È quanto emerge dalla lettura della prima bozza della legge di bilancio per l’anno 2020 circolarizzata in questi giorni che intervenendo sul dettato dell’articolo 51, comma 4, lett. a) del TUIR modifica in maniera significativa la disciplina relativa alle auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti. Tuttavia, mentre già le imprese stanno cominciando a verificare quale sarebbe l’impatto concreto di tale modifica, la stretta fiscale sul fringe benefit ai lavoratori dipendenti legato all’uso privato delle auto aziendali è stata allentata. Dal Ministero dell’Economia è stata fatta trapelare la notizia che in una nuova bozza della legge di bilancio la misura già oggetto di tanto malcontento, dovrebbe essere rimodulata. Ma vediamo come. Attuale testo della legge di bilancio 2020 Alla luce delle modifiche apportate dalla bozza di legge di bilancio, ad oggi a disposizione, viene eliminata la percentuale del 30% e di conseguenza i 15.000 km annui di percorrenza convenzionale dovrebbero essere tassati per intero e non più solo per il loro 30%. Appare subito evidente come tale modifica risulti essere fortemente penalizzante per i titolari di reddito di lavoro dipendente e a questo assimilato, in quando – laddove il testo della legge di bilancio dovesse essere approvato nella versione ad oggi disponibile - la base imponibile ai fini IRPEF passerebbe dagli attuali 4.500 km annui ai 15.000 Km. Esempio Si pensi ad un lavoratore dipendente al quale è stata concessa in uso promiscuo una vettura, che secondo le tariffe Aci, ha un costo chilometrico, per una percorrenza convenzionale di 15.000 km, di 0,4806 euro al km. Stante la vigente formulazione della norma del TUIR, la base del fringe benefit pari ad oggi a € 2.163 dovrebbe passare dal 1° gennaio 2020 ad € 4.325. Inevitabili sarebbero anche le ripercussioni in tema di addizionali regionali e comunali e ai contributi previdenziali Inps. In molti casi, forse potrebbe risultare più conveniente la richiesta del rimborso chilometrico, che stante il dettato dell’articolo 51, comma 5 del TUIR non concorrono alla formazione del reddito nel caso di trasferte effettuate fuori dal territorio comunale. La modifica in commento non dovrebbe invece riguarda gli agenti di commercio, in quanto, ai fini della determinazione del fringe benefit l’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolata sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle Tabelle ACI, verrebbe assunto nella misura del 30%. Tuttavia, appare difficile immaginare quale possano essere le ipotesi al ricorrere delle quali tale previsione potrebbe trovare applicazione considerando che gli agenti di commercio non produco per definizione reddito di lavoro autonomo, ma reddito d’impresa e che le regole relative al trattamento fiscale delle autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli da questi utilizzati sono contenute nell’articolo 164 del TUIR. Ultimi rumors Secondo le ultime indiscrezioni, la rimodulazione della quota tassabile del fringe benefit dovrebbe avvenire a tre livelli. Vetture super-inquinanti La tassazione integrale delle auto concesse in uso promiscuo per la maggior parte del periodo d’imposta ai dipendenti dovrebbe riguardare le sole vetture super-inquinanti. Ai fini della corretta identificazione dell’ambito oggettivo di applicazione della misura, non è chiaro al momento se questa espressione sia riferita alle emissioni nocive o a quelle di CO2. Vetture super-inquinanti: emissioni nocive Sarebbero penalizzati i modelli meno recenti, che non rispettano ancora gli standard emissivi Euro 6. Vetture super-inquinanti: CO2 Si colpirebbero i modelli anche recentissimi che hanno consumi elevati. I motori a benzina verrebbero sempre penalizzati più dei diesel. Modelli di vetture con tassazione del fringe benefit al 60% Con riferimento alla maggioranza delle vetture concesse in uso promiscuo ai dipendenti la quota di percorrenza per uso privato tassabile dovrebbe passare dal 30% al 60% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolata sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle Tabelle ACI. Auto elettriche o ibride Dovrebbe restare invariata la soglia di tassazione delle auto elettriche o ibride concesse in uso promiscuo ai dipendenti. In tale categoria dovrebbero rientrarvi le recentissime mild e micro hybrid, classificate ufficialmente sulle carte di circolazione come ibride, ma con consumi ed emissioni non tanto più basse rispetto a quelle tradizionali a benzina. Trattamento fiscale in capo alla società Resta invece invariata la soglia di deducibilità per le imprese che concedono per la maggior parte del periodo d’imposta in uso promiscuo veicoli di dipendenti, la quale ai sensi dell’articolo 164, comma 1, lett. b-bis) del TUIR è fissata nella misura del 70% delle spese e degli altri componenti negativi di reddito ad essi relativi.