La Corte di Cassazione interviene sui formalismi inutili: per avere diritto all’agevolazione Ici-Imu sulla casa concessa in comodato ai figli non serve aver compilato il modulo comunale, basta l’invio per fax dell’atto notorio. Il principio è espresso nella sentenza n. 8627 del 28 marzo 2019. IL FATTO In sostanza, il Comune aveva notificato un avviso di accertamento per mancato pagamento dell’Ici dovuta per il 2004, senza tener conto della riduzione prevista per gli immobili concessi in comodato ai figli, in quanto non aveva ricevuto il modulo ufficiale con la comunicazione della variazione della situazione immobiliare del contribuente. Il quale, però, aveva mandato per fax un atto notorio, dimostrando anche come questo immobile fosse effettivamente usato come abitazione principale dei figli, benché non ufficialmente residenti. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Cassazione ha dato ragione su tutta la linea al contribuente, perché era stata fornita concretamente prova dell’uso come abitazione principale e perché il Comune doveva sapere (per via del fax) della concessione in comodato, anche in base al «principio di collaborazione e buona fede» espresso nello Statuto del contribuente.