Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’emergenza Covid-19: i chiarimenti di Assonime

Assonime ha pubblicato la circolare n. 5 del 10 aprile 2020 dal titolo “Il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’emergenza Covid-19”, con cui esamina l’approccio della Commissione europea alla valutazione degli aiuti di Stato a sostegno dell’economia nel contesto dell’emergenza Covid-19. Vengono in particolare illustrati gli orientamenti relativi all’applicazione dell’articolo 107 TFUE che emergono dalla comunicazione del 13 marzo 2020 sulla risposta economica coordinata alla crisi e dal Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, adottato il 19 marzo 2020 e integrato con ulteriori indicazioni il 3 aprile scorso. Il menzionato articolo 107, paragrafo 3, lettera b) del TFUE prevede la possibilità di autorizzare aiuti di Stato alle imprese per “porre rimedio a un grave turbamento dell’economia” di uno Stato membro ed è applicabile alle conseguenze socio-economiche dell’emergenza Covid-19 anche perché in tal caso il turbamento economico coinvolge, così come richiesto dalla normativa per la sua applicazione, più Stati membri dell’Unione. Tra le iniziative subito promosse per fare fronte all’emergenza, il Consiglio europeo ha incluso tra le linee di azione, le seguenti: - flessibilità nell’applicazione del Patto di stabilità; - crescita delle misure per limitare la diffusione dell’epidemia; - adeguatezza delle attrezzature sanitarie; - promozione della ricerca di vaccini; - applicazione flessibile delle regole sugli aiuti di Stato. Azioni di intervento a livello europeo La Commissione si è impegnata a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione, in stretta collaborazione con il Parlamento europeo, il Consiglio, la Banca europea per gli investimenti (BEI) e gli Stati membri, per attuare le misure in tempi rapidi e, in prospettiva, favorire la ripresa economica dopo la crisi. In linea con le indicazioni del Consiglio europeo, gli obiettivi prioritari per l’azione di politica pubblica a livello europeo devono essere: - la tutela della salute, garantendo i fondi e gli investimenti necessari per le forniture da utilizzare nel contenimento e nel trattamento della pandemia; - la garanzia che i lavoratori in Europa (compresi quelli autonomi) siano protetti contro le perdite di reddito e che le imprese (in particolare le PMI) e i settori più colpiti beneficino del sostegno e della liquidità finanziaria necessari; - la riduzione delle ripercussioni della crisi sull'economia nel suo complesso impiegando tutti gli strumenti a disposizione dell'Unione europea e utilizzando pienamente la flessibilità consentita dal quadro europeo per favorire l’azione degli Stati membri. Aiuti di Stato La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione su come assicurare una “Risposta economica coordinata all’emergenza Covid-19” in cui, in riferimento agli aiuti di Stato, ha sottolineato due concetti principali: - da un lato, gli aiuti di Stato sono un importante strumento di politica pubblica per limitare i danni conseguenti alla crisi e favorire la successiva ripresa economica; - dall’altro, l’applicazione delle regole europee sugli aiuti di Stato rappresenta uno dei principali strumenti per assicurare una risposta coordinata da parte degli Stati membri alle difficoltà economiche derivanti dalla pandemia. La disciplina europea degli aiuti di Stato consente di coordinare le iniziative degli Stati membri volte a sostenere le imprese nel contesto della crisi. Attraverso l’applicazione di regole comuni è possibile assicurare, da un lato, che il sostegno pubblico sia orientato in modo da aiutare efficacemente le imprese colpite e consentire loro di riprendersi, dall’altro che non vada oltre quanto necessario, evitando corse alle sovvenzioni che, distorcendo la concorrenza tra Stati, pregiudicherebbero l’integrità del mercato interno e creerebbero un vulnus nella coesione europea. La necessità degli aiuti di Stato è legata all’adozione delle misure di contenimento al fine di limitare l’ampiezza e la durata della crisi sanitaria. E’ pensiero comune infatti che tali misure restrittive abbiano un impatto economico immediato, sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta, un impatto che, pur essendo particolarmente grave in alcuni comparti, coinvolge le imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni, sia le PMI che le grandi imprese. Gli effetti “avranno un impatto dirompente sull’economia dell’Unione nel suo complesso”. Termini di applicazione del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia Assonime dopo aver analizzato nel dettaglio il Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia che sarà adottato dal 19 marzo sino al 31 dicembre 2020, chiarisce che lo stesso potrebbe subire delle modifiche “sulla base di importanti considerazioni di politica della concorrenza o economiche” e la Commissione potrà fornire, se necessario o opportuno, chiarimenti su alcuni aspetti. Sul sito della Commissione è pubblicato un elenco aggiornato delle decisioni relative a misure di sostegno nel contesto dell’emergenza Covid-19 anche se, al 9 aprile, non tutte le misure notificate indicano l’ammontare complessivo delle risorse impegnate dagli Stati.

Omessi versamenti: come cambia il regime sanzionatorio

Bonus Transizione 5.0: linee guida con esempi di calcolo

Crediti da dichiarazione integrativa ultrannuale: ecco come vanno riportati

Riforma della Riscossione: le novità in Gazzetta Ufficiale

Tributi indiretti diversi dall’IVA: via libera alla riforma fiscale

Decreto Omnibus: le misure fiscali varate dal CdM

Correttivi riforma fiscale: le novità approvate

Rottamazione quater: arriva la proroga al 15 settembre

Definizione agevolata processi verbali di constatazione: istituiti i codici tributo

Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’emergenza Covid-19: i chiarimenti di Assonime

Lascia un commento Annulla risposta

Newsletter

Articoli correlati

Lascia un commento Annulla risposta