Aiuti di Stato Covid, autodichiarazione al Fisco entro il 30 giugno 2022

Fa discutere, e non poco, la nuova richiesta dell’Agenzia delle Entrate di presentare, entro il 30 giugno 2022, da parte di tutti gli operatori beneficiari degli aiuti che rientrano nel regime "ombrello" di cui all’art. 1, comma 13, D.L. n. 41/2021, una autocertificazione attestante i benefici ottenuti nel periodo pandemico. Scorrendo con attenzione sia il decreto ministeriale attuativo del nuovo obbligo (D.M. 11 dicembre 2021) sia il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha approvato il modello di comunicazione e stabilito termini e modalità di invio si scopre, innanzitutto, che non vi sono sanzioni in caso di omessa presentazione dell’autocertificazione in oggetto. Ma non solo. Con tutta probabilità la comunicazione in oggetto, oltre a non prevedere sanzioni in caso di omessa presentazione, può essere anche superata attraverso la compilazione alternativa del prospetto Aiuti di Stato del modello Redditi 2022, il famoso rigo RS 401. Ma andiamo con ordine. Il provvedimento direttoriale che ha dato il via libera alla comunicazione in oggetto precisa che la stessa serve ad attestare che l’importo complessivo dei sostegni economici fruiti, non superi i massimali indicati nella Comunicazione della Commissione europea “Temporary Framework” e il rispetto delle varie condizioni previste. In realtà ciò è vero solo in parte. A bene vedere il nuovo obbligo si rivela strumentale alla corretta esecuzione degli adempimenti previsti dalla legge a carico dell’Agenzia delle Entrate ovvero l’inserimento degli aiuti di Stato, dalla stessa erogati e/o gestiti, sul famigerato Registro Nazionale degli Aiuti (RNA). La verifica circa l’eventuale superamento dei massimali a livello di impresa unica è infatti un obbligo che fa carico, non certo da oggi, sui soggetti beneficiari degli aiuti di Stato e non potrà essere correttamente adempiuto facendo riferimento unicamente ai sussidi ricevuti tramite l’Agenzia delle Entrate. In tale verifica i soggetti beneficiari dovranno infatti includere anche gli altri benefici o sussidi ricevuti aventi la natura di aiuti di Stato, da parte di enti diversi dalla stessa Agenzia delle Entrate (Regioni, Istituti di Credito, CCIAA, etc.). Autodichiarazione alternativa al prospetto Aiuti di Stato Ciò premesso, basta scorrere le istruzioni dei modelli Redditi 2022 per rendersi conto, fin da subito, che tale nuovo obbligo si pone in alternativa alla compilazione del prospetto Aiuti di Stato (righi RS401 e RS402). Nella parte relativa al prospetto in oggetto si legge infatti: Nel presente prospetto non vanno indicati i dati relativi agli aiuti di Stato che rientrano nell’ambito della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (c.d. Temporary Framework) e successive modifiche, i cui dati necessari per la registrazione nel RNA (ad esempio, forma giuridica, dimensione impresa, settore, ecc.) sono stati già comunicati all’Agenzia delle Entrate mediante l’autodichiarazione di cui all’articolo 3 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 11 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 20 gennaio 2022. Da ciò si deduce che, nel caso in cui il soggetto non abbia predisposto e inviato il modello di autocertificazione entro il 30 giugno 2022, potrà sempre fornire i dati necessari all’Agenzia delle entrate attraverso la compilazione dei righi RS401 e RS402. Scorrendo il modello di comunicazione approvato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate si evidenziano infatti buona parte degli aiuti di Stato codificati nelle istruzioni ai modelli Redditi 2022. Peraltro, un numero piuttosto elevato degli aiuti indicati nell’autocertificazione da inviare telematicamente entro il 30 giugno è relativo all’anno 2020 ed è stato già oggetto di specifica segnalazione nei modelli Redditi 2021. Per gli aiuti non espressamente codificati resta sempre la possibilità di compilazione del prospetto Aiuti di Stato del modello Redditi 2022, attraverso il codice residuale “999-Altri aiuti di Stato e de minimis diversi da quelli sopra elencati”. A tale proposito le istruzioni ai modelli Redditi 2022 ricordano espressamente quanto segue: Il codice residuale 999 va utilizzato unicamente nell’ipotesi in cui debbano essere indicati aiuti di Stato o aiuti de minimis non espressamente ricompresi nella “Tabella codici aiuti di Stato” posta in calce alle istruzioni dei modelli Redditi. Deve trattarsi di aiuti di Stato o aiuti de minimis fiscali automatici o semi-automatici, esposti nella presente dichiarazione e i cui presupposti si sono realizzati nel periodo d’imposta di riferimento della medesima dichiarazione. A ciò deve aggiungersi che l’utilizzo del codice residuale 999 nel rigo RS401 costringe il contribuente a dover fornire tutta una serie di informazioni aggiuntive (quali, ad esempio gli estremi normativi sui quali si basa l’aiuto) non necessarie invece per gli aiuti già codificati dall’Agenzia delle Entrate. Prospetto Aiuti di Stato di più agevole compilazione Tutto ciò premesso, appare dunque abbastanza evidente che la compilazione del prospetto aiuti di Stato del modello Redditi 2022, sia assolutamente più agevole, e anche meno rischiosa, della predisposizione del nuovo modello di comunicazione approvato dall’Agenzia delle Entrate. Che tale compilazione sia più agevole è facilmente dimostrabile. Nel caso di aiuti codificati il contribuente dovrà indicare nel rigo RS401 solamente i dati ritenuti necessari dall’Agenzia delle Entrate ovvero: - la forma giuridica del soggetto (colonna 12); - la dimensione dell’impresa (colonna 13); - il codice attività ATECO (colonna 14); - il settore di appartenenza (colonna 15). Nel caso di aiuti di Stato erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate, come nel caso dei contributi a fondo perduto, il beneficiario non dovrà compilare nemmeno i campi relativi agli importi ricevuti. Scegliendo la comunicazione degli aiuti tramite il modello Redditi 2022 i contribuenti, e i professionisti che li assistono, avranno inoltre molto più tempo a disposizione per effettuare l’adempimento in oggetto. Trattandosi infatti di dati che non influiscono sui calcoli delle imposte dovute a titolo di saldo o di primo acconto per l’anno 2021 e 2022, la compilazione del prospetto Aiuti di Stato potrà essere gestita tranquillamente nella fase autunnale della dichiarazione dei redditi e comunque entro il termine di scadenza dell’invio telematico fissato per il 30 novembre 2022. La nuova comunicazione approvata con il provvedimento direttoriale del 27 aprile 2022, prot. n. 143438/2022 deve essere invece compilata e trasmessa entro il 30 giugno 2022, data nella quale si concentrano anche le scadenze dei versamenti delle imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi e dell’IRAP. L’utilizzo del prospetto aiuti di Stato in luogo della nuova comunicazione varata dall’Agenzia delle entrate si presenta inoltre anche meno rischiosa per i contribuenti. I dati da esporre nei righi RS401 e RS402, se errati, non potranno mai dare luogo a sanzioni di natura penale che potrebbero invece scaturire dalla nuova autocertificazione introdotta dal provvedimento direttoriale del 27 aprile scorso. L’utilizzo del prospetto Aiuti di Stato quale valida alternativa al nuovo modello di autocertificazione non creerebbe inoltre alcun problema in caso di superamento dei limiti previsti per la fruizione degli aiuti ricevuti e alla conseguente necessità di riversamento spontaneo. Tali eccedenze dovranno essere infatti volontariamente restituite o sottratte da aiuti successivamente ricevuti, precisa il punto 1.5 del provvedimento direttoriale, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2021 (30 novembre 2022).

Crediti da dichiarazione integrativa ultrannuale: ecco come vanno riportati

Riforma della Riscossione: le novità in Gazzetta Ufficiale

Tributi indiretti diversi dall’IVA: via libera alla riforma fiscale

Decreto Omnibus: le misure fiscali varate dal CdM

Correttivi riforma fiscale: le novità approvate

Rottamazione quater: arriva la proroga al 15 settembre

Definizione agevolata processi verbali di constatazione: istituiti i codici tributo

Malattia durante le ferie: come funziona e le regole da seguire

Locazioni brevi, guida aggiornata su cedolare e intermediari

Aiuti di Stato Covid, autodichiarazione al Fisco entro il 30 giugno 2022

Lascia un commento Annulla risposta

Newsletter

Articoli correlati

Lascia un commento Annulla risposta