Confermata per il 2024 l’“Ape Social”, con requisito anagrafico di anni 63 e 5 mesi, non più cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomi e, con riduzione delle categorie di lavorazioni gravose ammesse al beneficio. Lo prevede il DDL Bilancio 2024 inviato in parlamento per l’approvazione. L’Ape social, misura sperimentale di accompagnamento alla pensione, introdotta dalla Legge 232/2016, è destinata ai lavoratori residenti in Italia, non titolari di pensione diretta, iscritti all’AGO Inps, alle forme sostitutive ed esclusive, nonché alla Gestione separata, che si trovano in determinate situazioni soggettive considerate meritevoli di maggiori tutele. Entro la scadenza del 31.12.2023, i destinatari possono conseguire l’indennità con età anagrafica di anni 63 quindi, con anticipo di quattro anni rispetto al pensionamento ordinario di anni 67 (art. 24 DL 201/2011), e con requisiti contributivi ridotti di anni 36, per gli addetti a lavoro gravoso, anni 32 per gli operai edili, e anni 30 per disoccupati, lavoratori con invalidità superiore al 74% ed i c.d. caregivers. Proroga 2024 - L’articolo 30, comma 1, del DDL bilancio bollinato, prevede l’applicazione delle “disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge 11 dicembre 2016, n. 232” fino “al 31 dicembre 2024”. Un anno in più quindi, per maturare i requisiti per l’accesso all’Indennità Ape Social tuttavia, il testo del Decreto prevede importanti novità in merito ai requisiti d’accesso che, se confermati così come in bozza, limiteranno il ricorso all’indennità: aumentato di 5 mesi il requisito anagrafico necessario per conseguire l’indennità, nel 2024 sarà necessario perfezionare il requisito anagrafico di anni 63 e mesi 5; introdotto il divieto di cumulo dell’indennità con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale entro il limite di € 5.000,00 lordi annui; non confermata la lista delle ulteriori lavorazioni, introdotte per il Biennio 2022-2023 dalla Legge n. 234/2021, come ampliamento delle professioni gravose. Si tratta, ad esempio, di docenti di scuola primaria, tecnici della salute, addetti alla gestione dei magazzini, professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali ecc. ai quali, nell’anno 2024 sarà preclusa la possibilità di accedere all’indennità. Ape social 2024: beneficiari - Come in passato la misura sarà destinata a quattro categorie di lavoratori: lavoratori in stato di disoccupazione per licenziamento ovvero, per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi e abbiano concluso integralmente la prestazione per disoccupazione Naspi; lavoratori caregivers che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti; invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%; lavoratori che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero, almeno sei anni negli ultimi sette una o più professioni cd. gravose. La bozza del DDL Bilancio bollinata, restringe la platea dei beneficiari con l’eliminazione delle ulteriori attività ammesse al beneficio, introdotte per il biennio 2022-2023 ad opera della Legge 234/2021, e il ritorno all’elenco originario delle attività gravose definito dalla Legge 232/2016 aggiornato dalla legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018). Ape Social 2024: requisiti - Nell’anno 2024, Il requisito anagrafico per conseguire l’indennità è elevato ad anni 63 e mesi 5. Restano invariati i requisiti contributivi previsti in anni 36 per gli addetti a lavorazioni gravose, anni 30 per i disoccupati, i lavoratori con invalidità superiore al 74% e i caregivers. Per le lavoratrici madri il requisito contributivo è ridotto di 12 mesi per ogni figlio nel limite massimo di due anni. Eliminato il requisito contributivo ridotto per gli operai edili previsto, nel biennio 2022-2023, in anni 32. Ape Social 2024: importo indennità - La prestazione è determinata in misura pari all'importo della rata mensile di pensione, calcolata al momento dell'accesso alla prestazione, con un massimale mensile di € 1.500,00, non soggetto a rivalutazione o integrazione al trattamento minimo, erogata per 12 mensilità annue, fino al conseguimento della pensione di Vecchiaia Ordinaria, ovvero fino al conseguimento di un Trattamento Pensionistico anticipato rispetto all’età per la pensione di Vecchiaia. Ape Social 2024: cumulabilità - L’articolo 30, comma 2, del DDL Bilancio introduce il divieto di cumulo dell’indennità con i redditi derivanti da attività di lavoro dipendente o autonomo ad eccezione dei redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, di cui all’art 2222 del Cod. Civ., entro il limite massimo di 5.000 euro lordi annui. Ape social: domanda - La concessione del beneficio è soggetta a un processo di verifica dei requisiti e dei limiti di bilancio, sarà concesso fino ad esaurimento delle risorse accantonate annualmente, esaurite le quali non sarà possibile concedere l’indennità anche in presenza di tutti i previsti requisiti anagrafici e contributivi. Il DDL bilancio prevede l’autorizzazione di spesa per l’anno 2024 pari a 85 milioni di euro e per l’anno 2025 pari a 168 milioni di euro. Coloro i quali maturano i requisiti possono presentare istanza di verifica entro le finestre temporali confermate al 31 Marzo e 15 Luglio dell’anno di maturazione dei requisiti. Le istanze presentate oltre le suddette scadenze comunque, entro il 30 novembre, saranno considerate tardive e prese in considerazione esclusivamente se residuano disponibilità finanziarie.