Con il messaggio n. 583 del 7 febbraio 2023 l'INPS ha comunicato che, a seguito di un aggiornamento della procedura, è attualmente possibile trasmettere tramite il servizio “Comunicazione bidirezionale” anche i documenti in formato .csv, compreso il file contenente la dichiarazione del fruito, il quale dovrà essere trasmesso esclusivamente nel suddetto formato, senza inserirlo in una cartella con estensione .zip. Con il messaggio n. 4653 del 28 dicembre 2022, l'INPS fornisce indicazioni in merito al riconoscimento dei periodi fruiti relativamente ad autorizzazioni di integrazione salariale concesse dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS) e dai Fondi di solidarietà di cui agli articoli 26 e 40 del D.lgs 14 settembre 2015, n. 148, in analogia a quanto già avviene per la cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO). L'Istituto fornisce, altresì, le nuove modalità di allegazione del file in formato .csv contenente la lista dei beneficiari a corredo della domanda di accesso all’assegno di integrazione salariale erogato dal FIS e dai predetti Fondi di solidarietà. Dichiarazione fruito Per l'accesso alla CIGO è previsto il computo giornaliero delle settimane di sospensione effettivamente fruite. Tale criterio è applicabile, a prescindere dalla causale invocata, anche all’assegno di integrazione salariale garantito dai Fondi di solidarietà/FIS, sul presupposto che a quest’ultimo si applica la normativa in materia di integrazione salariale ordinaria (ove compatibile). Pertanto, in quei casi in cui il datore di lavoro abbia completato le settimane autorizzate e debba presentare una nuova domanda di assegno di integrazione salariale, può inviare mediante il servizio “Comunicazione bidirezionale” un file che consenta al datore di lavoro di dichiarare, per ogni unità produttiva, l’esatto numero di giornate di trattamento effettivamente fruite in relazione alle autorizzazioni relative all’unità produttiva (UP) per la quale intende presentare domanda. Al fine di consentire il corretto calcolo delle settimane spettanti in relazione a domande già inviate, la trasmissione del file dovrà essere effettuata con la massima tempestività e comunque entro il 27 gennaio 2023. In caso di mancata trasmissione del suddetto file, l’INPS continuerà a considerare il periodo autorizzato e quello fruito come coincidenti. Si ricorda che il file del fruito costituisce una dichiarazione resa ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, fermi restando i controlli sulle dichiarazioni previsti dalla legge, che potranno essere espletati tramite vigilanza documentale e ispettiva. Al fine di una corretta trasmissione tramite il servizio “Comunicazione bidirezionale”, è necessario esportare il file correttamente compilato in formato .csv e, successivamente, inserire quest’ultimo in una cartella con estensione .zip. Il file del fruito in formato .csv dovrà essere prodotto esclusivamente per le autorizzazioni per le quali il datore di lavoro ha completato l’invio dei flussi. Si applica quindi alle autorizzazioni sia a conguaglio che a pagamento diretto, effettuate tramite SR41 o tramite flusso UNI41, in attesa che venga implementata la procedura che consentirà di recuperare automaticamente i dati dai flussi Uniemens e dai flussi trasmessi con UNI41. A valle di tali implementazioni, pertanto, il file del fruito in formato .csv, come sopra specificato, verrà utilizzato, in via ordinaria, soltanto per le autorizzazioni con pagamento diretto effettuato tramite SR41. Si precisa che i dati del fruito che verranno trasmessi saranno utilizzati per tutte le autorizzazioni successive che rientrano nel biennio mobile di riferimento. Si ricorda che il conteggio del residuo si fonda sul presupposto che si considera fruita ogni giornata in cui almeno un lavoratore, anche per un’ora soltanto, sia stato posto in trattamento di assegno di integrazione salariale, indipendentemente dal numero di dipendenti in forza presso l’UP interessata. Ai fini del calcolo delle settimane autorizzate, i giorni indicati sono da considerarsi come un’unità, indipendentemente dalle ore di trattamento richieste, tenendo conto anche delle frazioni di settimane richieste dal datore di lavoro. Pertanto, il numero di giorni di prestazione è diviso per 7. Per ottenere un calcolo corretto delle settimane fruite, il file consente di dichiarare l’articolazione dell’orario settimanale effettuato nell’unità produttiva interessata, precisando se su 5, 6 o 7 giornate. I dati inseriti nel file .csv, una volta acquisiti in procedura, non potranno più essere modificati. Pertanto, andrà prestata particolare attenzione alla compilazione del file .csv secondo le indicazioni fornite nel manuale. Nuovo formato del file .csv A seguito dell’aggiornamento delle procedure informatiche, le informazioni utili ai fini della verifica del rispetto del limite di cui all’articolo 12, comma 5, del D.lgs n. 148/2015, riguardante un 1/3 delle ore lavorabili nel biennio mobile, sono recuperate dai dati forniti con i flussi Uniemens dei 6 mesi precedenti la data di inizio del periodo di trattamento salariale richiesto. Conseguentemente, non è più necessario specificare tali dati dal modello .csv allegato alla domanda di assegno di integrazione salariale, ma va allegato alla domanda un nuovo file .csv semplificato, contenente solo la lista dei codici fiscali dei beneficiari con la relativa qualifica. Tuttavia, fino alla data del 28 febbraio 2023 i datori di lavoro potranno allegare alla domanda di assegno di integrazione salariale, in alternativa al formato semplificato, il vecchio file .csv. Dal 1° marzo 2023 il vecchio formato .csv non potrà più essere utilizzato. Nel solo caso in cui dall’istruttoria risulti superato il limite di 1/3 delle ore lavorabili, relativo all’unità produttiva per la quale è stato chiesto l’assegno di integrazione salariale, occorrerà verificare che risultino inviati o completi i dati nel flusso Uniemens dei 6 mesi precedenti la domanda. Nell’ipotesi di mancanza o incompletezza dei flussi che non consentano all’Istituto la concessione di tutte le ore richieste, il datore di lavoro potrà regolarizzare le posizioni e trasmettere i flussi mancanti. Le Strutture territoriali, ai fini di definire celermente l’istruttoria, potranno richiedere al datore di lavoro il file .csv nel vecchio formato.