Assetti organizzativi, i Commercialisti esaminano profili civilistici e aziendalistici

Prevista anche una ulteriore pubblicazione dedicata alla definizione di opportuni strumenti operativi, incluse alcune check-list

Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici” è il titolo del documento pubblicato oggi dal Consiglio nazionale dei commercialisti con le due Fondazioni nazionali della categoria (Ricerca e Formazione).

Come sottolineato nella prefazione dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, “tra i temi di attualità nella stagione della nuova disciplina della crisi di impresa, quello degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati è al centro del dibattito di aziendalisti e giuristi”. “E’ evidente – aggiunge – la centralità delle tematiche trattate nel documento, che necessariamente ineriscono ad aspetti che coinvolgono, oltre alle competenze del giurista, impegnato a definire i ruoli e le correlate responsabilità dell’imprenditore e degli organi sociali, quelle dell’esperto nelle scienze economiche – aziendali chiamato a “disegnare” il concreto contenuto degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili nell’ambito della funzione consulenziale che svolge a supporto dell’impresa. Si profila la necessità di creare e diffondere una cultura che privilegi la cosiddetta procedimentalizzazione dell’organizzazione dell’attività di impresa per garantire la continuità aziendale e, in tale ambito, un importante ruolo propositivo e costruttivo potrà essere svolto dai commercialisti”.

Il documento propone una disamina aggiornata della normativa vigente relativa alle imprese che operano in forma societaria o collettiva, nonché delle misure previste per gli imprenditori individuali. La prima parte dell’elaborato si focalizza sugli aspetti civilistici della materia, esaminati anche alla luce di recenti pronunce che hanno sottolineato la necessità di definire un’appropriata struttura organizzativa, di attivare procedure formalizzate e dotarsi di flussi informativi e strumenti contabili che, adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa, possano anche consentire la rilevazione tempestiva della crisi di impresa. La seconda parte sviluppa queste tematiche sotto una prospettiva di tipo aziendalistico, fornendo indicazioni e spunti per la realizzazione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, facendo riferimento ai principali framework in materia di risk managementcorporate governance e gestione delle risorse finanziarie.

“Questo documento, di inquadramento teorico – anticipa il Consigliere nazionale David Moro – sarà successivamente integrato attraverso la pubblicazione di un ulteriore elaborato dedicato alla definizione di opportuni strumenti operativi (incluse alcune check-list) che potranno supportare l’imprenditore, l’organo di controllo e il professionista nella valutazione dell’adeguatezza delle misure e degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili”.