Assonime: audizione sulla revisione del regime impositivo dei redditi
Il Direttore Generale di Assonime Stefano Firpo, insieme al Condirettore Generale Alberto Trabucchi, sono intervenuti in audizione presso la 6ª Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica, nell’ambito dell’esame sull’Atto del Governo n. 218 (Schema di decreto legislativo recante revisione del regime impositivo dei redditi).
Assonime ha posto l’accento sulla necessità di portare a compimento una riforma fiscale che preveda effettive misure “a regime” per stimolare la crescita economica e l’incremento della base occupazionale, contribuendo a rafforzare in modo “strutturale” il nostro tessuto economico.
In questa prospettiva ha sottolineato che la cancellazione – permanente – dell’ACE (incentivo abrogato dal d.lgs. n. 216 del 2023, attuativo del c.d. Primo modulo della riforma fiscale in materia di imposte sul reddito) è stata ad oggi solo in parte ed in via transitoria, “controbilanciata” dall’introduzione della maggiorazione della deduzione sul costo del lavoro. Ha preso atto, tuttavia, delle difficoltà contingenti di finanza pubblica che rendono al momento complesso completare la riforma in relazione all’introduzione degli istituti contemplati dalla legge delega di maggiore attrattività (aliquota IRES ridotta per gli investimenti).
Ciò posto, risulta di particolare importanza quantomeno attuare quelle riforme che – anche senza necessariamente impattare sul gettito – garantiscano al contribuente maggiore certezza e semplificazione.
Lo Schema in larga parte indica soluzioni chiare ed in linea generale condivisibili, ma sulle tematiche più care ad Assonime ed in particolare il reddito di impresa il legislatore delegato ha ancora ampi margini per attuare un intervento più “incisivo” proprio nella prospettiva appena indicata, cioè quella di perseguire un quadro normativo più semplice e, conseguentemente, connotato da maggiore prevedibilità, tutto a vantaggio degli investimenti.