La Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023), nell’ambito delle misure riguardanti il settore sportivo, contenute al Titolo VIII, provvede ad incrementare le risorse destinate a sostenere la maternità delle atlete non professioniste. Al contempo, si prevede l’incremento delle risorse assegnate al «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano», da destinare all'erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche. Sostegno alla maternità delle atlete non professioniste L’articolo 1, comma 613, della summenzionata legge, incrementa di 2 milioni di euro annui, a decorrere dal 2023, il Fondo unico a sostegno del movimento sportivo italiano, di cui 1 milione di euro (annui) è destinato a sostenere la maternità delle atlete non professioniste. Il riferimento di tale disposizione è al Fondo unico a sostegno del movimento sportivo italiano (articolo 1, comma 369, della Legge n. 205/2017 - Legge di Bilancio 2018). A tal proposito si rammenta che, il citato comma 369 della Legge n. 205/2017, al fine di sostenere il potenziamento del movimento sportivo italiano ha istituito, presso l'Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un apposito fondo denominato «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano», con una dotazione pari a 12 milioni di euro per l'anno 2018, a 7 milioni di euro per l'anno 2019, a 8,2 milioni di euro per l'anno 2020 e a 10,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2021. Tali risorse sono destinate a finanziare progetti collegati ad una delle seguenti finalità: a) incentivare l'avviamento all'esercizio della pratica sportiva delle persone disabili mediante l'uso di ausili per lo sport; b) sostenere la realizzazione di eventi calcistici di rilevanza internazionale; c) sostenere la realizzazione di altri eventi sportivi di rilevanza internazionale; d) sostenere la maternità delle atlete non professioniste; e) garantire il diritto all'esercizio della pratica sportiva quale insopprimibile forma di svolgimento della personalità del minore, anche attraverso la realizzazione di campagne di sensibilizzazione; f) sostenere la realizzazione di eventi sportivi femminili di rilevanza nazionale e internazionale. La norma istitutiva del suddetto Fondo, rinvia ad uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro il 28 febbraio di ciascun anno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con gli altri Ministri interessati, per la determinazione delle modalità di utilizzo delle risorse stanziate. Sul punto, con riguardo al 2022, il DPCM 19 maggio 2022, all’articolo 7 ha previsto l’erogazione, entro il limite massimo di spesa di 350 mila euro, di un contributo di maternità fino ad un massimo di dodici mesi, di importo pari a mille euro ciascuna alle atlete che ne facessero richiesta al Dipartimento per lo sport. Erano ammesse alla misura, le atlete non appartenenti a gruppi sportivi che garantiscano una tutela previdenziale in caso di maternità, con reddito da altra attività fino a 15 mila euro lordi, che avessero svolto nella stagione sportiva in corso o prevedente un’attività sportiva agonistica. Era posto come requisito, inoltre, l’aver partecipato negli ultimi cinque anni ad una competizione europea o internazionale, oppure l’aver fatto parte almeno una volta negli ultimi cinque anni di una selezione nazionale della federazione di appartenenza in occasione di gare ufficiali o, infine, l’aver preso parte, per almeno due stagioni sportive, ad un campionato nazionale federale. Incremento del Fondo per il potenziamento del movimento sportivo italiano La Legge di Bilancio 2023, inoltre, all’articolo 1, comma 616, dispone un ulteriore incremento del «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano» di 25 milioni di euro per il 2023, aggiungendolo a quello già disposto per il 2022 dall’articolo 7 del D.L. n. 144/2022. Tali risorse sono destinate all'erogazione di contributi a fondo perduto per associazioni e società sportive dilettantistiche, per le discipline sportive, gli enti di promozione sportiva e per le federazioni sportive che gestiscono impianti sportivi e piscine, nonché al CONI, al Comitato Italiano Paralimpico e alla società Sport e Salute S.p.A., per far fronte all'aumento dei costi dell'energia termica ed elettrica. Per le predette finalità, le relative risorse a fondo perduto si attestano, quindi, a 60 milioni di euro per il 2022 ed a 25 milioni di euro per il 2023. Ciò, avviene per effetto della novella disposta dalla norma della Legge di Bilancio 2023 menzionata, al citato articolo 7, comma 1, del D.L. n. 144/2022 (cd. “decreto Aiuti-ter”), convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 175/2022. Tale disposizione, era stata modificata da ultimo dall’articolo 3, comma 11, del D.L. n. 176/2022 (cd decreto “Aiuti-quater”), convertito in legge lo scorso 12 gennaio, il quale oltre ad aumentare di 10 milioni di euro, per il 2022, il predetto Fondo unico (portandolo a complessivi 60 milioni per tale anno) aveva previsto, quali destinatari delle relative risorse, anche il CONI, il Comitato Italiano Paralimpico e la società Sport e Salute S.p.A.