In risposta all’interrogazione E-002543/19 , il Commissario UE agli Affari economici, Pierre Moscovici ha affrontato il tema dell’applicazione dell’IVA alle lezioni di guida. La Commissione - si legge nella risposta - è a conoscenza dell'interpretazione, da parte della Corte di giustizia UE (sentenza C-449/17 del 14 marzo 2019), della nozione di "insegnamento scolastico o universitario" di cui alla direttiva IVA. Ciononostante, la revisione della legislazione IVA in materia di esenzioni per attività di interesse pubblico non è tra le priorità immediate della Commissione. Tuttavia, la proposta della Commissione di riforma delle norme UE in materia di IVA, presentata il 18 gennaio 2018 e attualmente all'esame del Consiglio, non include le lezioni di scuola guida nel progetto di elenco di beni e servizi che devono essere soggetti ad aliquota IVA normale. Ciò significa che, una volta adottata dal Consiglio, la proposta consentirebbe agli Stati membri di applicare un'aliquota IVA ridotta o un'esenzione con diritto a detrazione dell'IVA versata nella fase precedente (comunemente denominata "aliquota zero"), alle prestazioni di quei servizi. L'unica condizione richiesta sarebbe che l'aliquota ridotta o l'esenzione vada a beneficio del consumatore e persegua un obiettivo di interesse generale. La direttiva 2006/126 concernente la patente di guida non disciplina la formazione alla guida, per cui gli Stati membri sono liberi di decidere come organizzarla, in particolare per quanto riguarda le autoscuole.