L'inflazione in aumento degli ultimi tempi ha notevolmente ridotto il potere d'acquisto delle famiglie la loro capacità di spesa. La cultura del mattone italiana, tramandata e inculcata dai nostri avi, fa sì che la preoccupazione più grande degli italiani sia quella di dare un tetto ai propri figli, acquistando la fatidica prima casa a titolo di proprietà. L'investimento immobiliare sembrerebbe, per tanti, un investimento "sicuro" (come l'oro, per intenderci) capace di proteggere il capitale nel tempo. Inoltre, con l'aumento sproporzionato delle bollette, il desiderio degli italiani è quello di rendere la propria abitazione energeticamente efficiente, al punto da divenire quasi una necessità di questi ultimi tempi. Tutto ciò risulta più semplice e meno oneroso con l'ausilio del Governo che ha dato proroga fino al 31 dicembre 2024 alle cosiddette detrazioni fiscali per l’efficienza energetica degli edifici. Fra questi troviamo anche il bonus domotica, relativo all’installazione di impianti, apparecchiature e sistemi di smart home che favoriscono non solo il risparmio energetico, ma anche funzionalità, comfort e tecnologia al fine di ottenere una "casa intelligente". Questo tipo di automazione è realizzato attraverso una rete di dispositivi collegati a un centro di controllo, che possono essere gestiti sia da casa, che da remoto attraverso un'applicazione mobile o web. Gli impianti di building automation permettono di gestire e controllare la temperatura degli ambienti, il tempo di accensione del riscaldamento (in modo tale da metterlo in funzione solo se necessario), l'accensione e/o lo spegnimento degli impianti di illuminazione, l'apertura/chiusura di porte e finestre, nonché l’avvio di elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie durante le fasce orarie in cui l’energia è più economica. Questo bonus permette di portare in detrazione fino al 65% delle spese sostenute. Si tratta quindi di una misura che punta ad automatizzare le attività quotidiane domestiche e permette di monitorare e gestire i consumi, aiutando le famiglie a risparmiare sulle bollette attraverso l'applicazione di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (IA) e l’Internet of Things (IoT). Il bonus domotica 2023 si inserisce in un contesto più ampio e può essere richiesto sia in caso di ristrutturazione dell’abitazione, che semplicemente per l’implementazione di tecnologie domestiche. Soglia limite - Il bonus domotica 2023 prevede un tetto massimo di 15.000 euro e offre un’agevolazione del 65% sul totale delle spese sostenute. È possibile portare in detrazione anche i costi di installazione, compresi quelli delle prestazioni professionali. La detrazione viene erogata come credito Irpef o Ires, in quote di pari importo ed è utilizzabile nell’arco di dieci anni. Documentazione necessaria - Per poter beneficiare della detrazione il pagamento delle spese sostenute dev'essere effettuato esclusivamente mediante bonifico bancario o postale. Inoltre è necessario essere in possesso dei seguenti: un certificato rilasciato da un professionista abilitato per dimostrare che l’intervento è conforme ai requisiti richiesti; l’APE (Attestato Prestazione Energetica) redatto da un esperto e contenente tutte le informazioni sull’efficienza energetica della casa; la scheda informativa relativa agli interventi realizzati e contenente le informazioni sull’immobile su cui gli interventi sono stati effettuati. La documentazione deve essere fornita all’Agenzia delle Entrate al fine di ottenere l’agevolazione fiscale e trasmessa in via telematica all'Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Spese non ammissibili - Tra le spese ammissibili non sono comprese quelle per l'acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le apparecchiature come cellulari, tablet, PC o dispositivi similari. Beneficiari - Possono beneficiare del bonus domotica tutti i contribuenti che possiedono l’immobile oggetto di intervento a qualsiasi titolo ovvero i seguenti soggetti: persone fisiche, anche se esercitano professioni o arti; soggetti titolari di reddito d’impresa; associazioni tra professionisti; enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.