Cinque mesi di entrate tributarie: i risultati a confronto con il 2018

In rete sul sito del dipartimento delle Finanze, nel consueto Bollettino mensile delle entrate tributarie, accompagnato dalla relativa Nota tecnica e dalle Appendici statistiche. Il gettito complessivo, nel periodo gennaio-maggio 2019 è stato pari a 165.031 milioni di euro, con un incremento di 2.089 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,3%).
I tecnici del Df osservano che il risultato risente della diminuzione delle entrate rilevata a febbraio (-2,3%), determinata dall’andamento dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-665 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari e individuali (-712 milioni di euro).
Positivo, invece, il dato di maggio, con un incremento pari a 870 milioni di euro (+2,5%) rispetto allo scorso anno.

Stabili le imposte dirette
Spacchettando la provenienza del gettito erariale emerge che nelle casse delle Stato, dalle imposte dirette, nel periodo in osservazione, sono arrivati 308 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+0,4%), per un ammontare complessivo pari a 83.633 milioni di euro.
Entrando ancora più nel dettaglio, l’analisi mostra un’Irpef in salita del 2,8% (+2.118 milioni di euro). Il segno positivo è determinato dall’aumento delle ritenute effettuate sui redditi dei lavoratori del settore privato (+1.384 milioni di euro, +4,0%) e sui dipendenti del settore pubblico (+1.182 milioni di euro, +3,6%).
Risentono, invece, dell’andamento negativo dei mercati e perdono posizioni la sostitutiva sui redditi e le ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-206 milioni di euro, – 6,1%), e l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-710 milioni di euro, -96,1%). Corretta al ribasso anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione, che ha contabilizzato 778 milioni di euro in meno rispetto i primi cinque mesi dello scorso anno, il trend negativo rispecchia i dati dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.

Imposte indirette in timida ripresa 
Salgono del 2,2% le imposte indirette, che portano a casa, complessivamente, 81.398 milioni di euro. Migliora, soprattutto, il gettito Iva, che aumenta per un valore pari a 1.916 milioni di euro (+4,0%). In particolare, a segnare la risalita, sono gli scambi interni che registrano un surplus di entrate, rispetto al 2018, di 1.924 milioni di euro, mentre diminuisce di 8 milioni di euro (-0,1%) l’Iva proveniente dalle importazioni.
Sale anche l’imposta sulle assicurazioni, che dal confronto con l’anno precedente guadagna 20 milioni euro. Giù, invece, l’imposta di bollo e di registro che perdono, rispettivamente 429 milioni e 95 milioni di euro.
L’impennata delle entrate da canoni e abbonamenti radio e tv pari a 179 milioni di euro (+101,7%), registrata a maggio, fa recuperare la perdita di gettito del mese di aprile.

E si continua a giocare
Aumentano del 6,3%, nei primi cinque mesi dell’anno, gli incassi erariali connessi alle attività di gioco, per un ammontare complessivo pari a 6.544 milioni di euro.

Andamenti alterni per accertamento e controllo 
In leggero rialzo il gettito proveniente dall’attività di accertamento e controllo, che porta all’Erario 4.005 milioni di euro. Il dato complessivo registrato mostra un aumento di 127 milioni di euro (+3,3%) di cui: 1.874 milioni di euro (–119 milioni di euro) provenienti dalle imposte dirette e 2.131 milioni di euro (+246 milioni di euro) dalle indirette.