Commercialisti: ridefinire il calendario fiscale per superare ingorgo estivo insostenibile

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili prende atto dell’imminente decisione del Governo di differire al 20 luglio il termine ordinario per il pagamento delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi dei soggetti che applicano gli ISA e di prevedere, per i medesimi soggetti, che il pagamento oltre tale termine, con la maggiorazione dello 0,4%, possa avvenire entro il 31 luglio.

“Da diverse settimane – afferma il presidente Elbano de Nuccio – abbiamo avviato una fitta interlocuzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’Agenzia delle Entrate chiedendo di valutare la possibilità di una proroga sulla falsa riga di quelle già più volte concesse negli anni scorsi attraverso lo strumento del DPCM, e quindi al 20 luglio e al 21 agosto con la maggiorazione dello 0,4%. La disponibilità e l’ascolto da parte del MEF e dell’Agenzia delle Entrate sono stati più che apprezzabili, ma cogenti vincoli di finanza pubblica non hanno consentito un differimento oltre il termine del 31 luglio. È stato fatto il massimo – conclude de Nuccio – per contemperare le legittime richieste dei Colleghi e dei contribuenti con le esigenze di equilibrio dei conti dello Stato”.

Per il tesoriere nazionale con delega all’area fiscalità, Salvatore Regalbuto, “è quanto mai auspicabile un futuro molto prossimo in cui le proroghe diventino l’eccezione e non la regola. E ciò potrà avvenire solo con un compiuto riconoscimento dei principi dello Statuto dei Diritti del Contribuente, mettendo a disposizione dei contribuenti e dei professionisti che li assistono, con un ampio anticipo rispetto alle scadenze, tutti gli strumenti necessari e snellendo in modo tangibile le numerosissime informazioni che confluiscono nelle dichiarazioni dei redditi. Il DDL di riforma del sistema tributario, che Governo e Parlamento stanno meritoriamente portando avanti, prevede ampie disposizioni in tal senso e potrà essere l’occasione per ridefinire il calendario fiscale affinché si superi questo ingorgo estivo che è ormai insostenibile non solo dal punto di vista professionale, ma anche in termini di qualità della vita. In fondo – conclude Regalbuto – siamo a fianco di cittadini e imprese per far loro rispettare il dovere civico di pagare le imposte, vorremmo semplicemente veder affermato, solennemente e inderogabilmente, il diritto di poterlo fare con la serenità necessaria”.