Comodato gratuito ai figli minori: niente esenzione IMU

L'immobile concesso in comodato gratuito al coniuge, che vi abita con figli minori, non gode dell'esenzione dall'IMU. Non può infatti sostenersi che due minori di cinque ed undici anni possano vivere da soli, non essendo il coniuge del contribuente annoverabile tra "i parenti in linea retta fino al secondo grado". Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 5529 del 26 febbraio 2019. IL FATTO Il caso trae origine da una sentenza con cui la Ctr Lazio rigettò l'appello proposto da un contribuente nei confronti del proprio Comune avverso la decisione di prime cure, che aveva a sua volta rigettato il ricorso del contribuente avverso avviso di accertamento ai fini ICI per l'anno 2011, ritenendo insussistente l'invocata esenzione d'imposta quale abitazione principale in relazione all'immobile cui era riferito l'accertamento. Avverso tale sentenza il contribuente ha proposto ricorso per cassazione, censurando la decisione nella parte in cui, pur a fronte della prova offerta dei requisiti di legge per usufruire dell'esenzione dall'ICI, essendo l'unità immobiliare oggetto di accertamento concessa in uso gratuito al coniuge, che vi abitava con i due figli minori, aveva fondato la decisione confermativa della pronuncia di primo grado unicamente sul rilievo formale dell'omessa comunicazione all'ente comprovante la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi per il godimento dell'esenzione, secondo quanto stabilito dagli artt. 4 e 5 del regolamento comunale approvato con delibera del consiglio comunale n. 16 del 2 aprile 2011, confermativa della delibera dell'anno precedente. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del contribuente. Invero, correttamente il giudice di primo grado aveva statuito come non potesse sostenersi che due minori di cinque ed undici anni potessero vivere da soli; non era stata pertanto raggiunta la prova del diritto all'esenzione richiesta. La Ctp aveva sostanzialmente escluso la sussistenza dei requisiti richiesti dalla norma primaria per l'esenzione, non essendo configurabile un rapporto di comodato gratuito unicamente tra il genitore ed i figli minori, tenuto conto della natura di stretta interpretazione delle norme tributarie agevolative, non essendo il coniuge del contribuente annoverabile, in relazione al disposto dell'art. 74 c.c., tra "i parenti in linea retta fino al secondo grado".

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Non può sostenersi che due minori di cinque ed undici anni possano vivere da soli, non essendo il coniuge del contribuente annoverabile tra "i parenti in linea retta fino al secondo grado"

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