La legge di Stabilità 2015 ha cambiato le regole promuovendo l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari. Secondo l'art. 1, comma 634 e seguenti, della legge n. 190/2014, il contribuente ha la possibilità di interagire con l'Amministrazione finanziaria per risolvere in via preventiva possibili anomalie che scaturiscono dai dati fiscali dichiarati. In seguito a questo, oggi l'Agenzia delle Entrate può scrivere al contribuente, persona fisica, quando riscontra un'anomalia fra il reddito dichiarato e quello che risulta dai dati in suo possesso, utilizzando in tal modo una nuova modalità - preventiva rispetto al ricevimento di una notifica per un avviso di accertamento - che consente al destinatario della comunicazione di regolarizzare l'errore o l'omissione attraverso il ravvedimento operoso ovvero inviare l'opportuna documentazione qualora ritenga che i dati della propria dichiarazione siano effettivamente corretti. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida per i contribuenti in cui sono declinate tutte le possibili "azioni" che il contribuente può mettere in atto per perseguire l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari. Quali sono i punti principali, propedeutici a favorire i rapporti fra fisco e contribuente? La lettera dell'Agenzia Se, sulla base dei dati in suo possesso, ritiene che il contribuente non ha compilato correttamente la dichiarazione annuale dei redditi (modello Redditi Persone fisiche o modello 730), l’Agenzia inoltra una lettera al contribuente con lo scopo di far verificare la propria posizione fiscale. La lettera non è un accertamento, ma una semplice comunicazione che invita il contribuente a controllare i dati inseriti nel modello Redditi PF o nel 730 e procedere conseguentemente a mettersi in contatto con l'Agenzia per fornire i dati che possano validare i "numeri" da lui dichiarati ovvero correre ai ripari pagando le maggiori somme dovute. La lettera dell'Agenzia è recapita tramite: - posta elettronica certificata (PEC); - posta ordinaria, se l'indirizzo PEC non è attivo. Cosa contiene la comunicazione? Il contenuto della lettera che l'Agenzia invia è stabilito dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 15 febbraio 2019. Si tratta di una comunicazione in cui è illustrata la "presunta" anomalia tra i dati dichiarati dal destinatario (contribuente) e quelli attesi sulla base dei dati incrociati rilevati dall'Amministrazione. La comunicazione contiene un numero identificativo della lettera stessa, i dati dei redditi che non risultano dichiarati secondo l'Amministrazione e una tabella di raccordo che dettaglia le categorie reddituali alle quali si riferiscono i redditi segnalati. La lettera, inoltre, contiene allegate le istruzioni sull’utilizzo del Cassetto fiscale e di CIVIS e sulle modalità di compilazione della dichiarazione integrativa - strumenti necessari e idonei a ripristinare la propria posizione fiscale. Chi utilizza il Cassetto fiscale Potrà trovare nella sezione "l'Agenzia Scrive": - la lettera ricevuta e un prospetto informativo con il dettaglio delle anomalie riscontrate nel modello dichiarativo dei redditi; - il prospetto precompilato del quadro della dichiarazione da rettificare propedeutico alla compilazione della dichiarazione integrativa; - gli estremi per predisporre e inviare la nuova dichiarazione integrativa; - un foglio "Avvertenze" con le ulteriori informazioni. Inoltre, sempre all’interno della sezione “L’Agenzia scrive - Invito alla Compliance” del Cassetto fiscale sono disponibili appositi link che guidano il contribuente a integrare o rettificare "automaticamente" i propri dati. Nello specifico se è disponibile la dichiarazione originariamente presentata ovvero la precompilata da integrare, il cassetto fiscale propone i seguenti link: - il link “scarica dichiarazione/precompilata da integrare”, da cui è possibile scaricare il file contenente la dichiarazione originaria presentata per l’anno d'imposta di interesse, eventualmente già rettificata a seguito del controllo automatizzato (art. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973) e del controllo formale (art. 36-ter, D.P.R. n. 600/73); - il link “scarica il software di compilazione”, che permette di installare sul proprio pc il pacchetto "UnicoOnLine" da utilizzare per la predisposizione della dichiarazione integrativa o richiamare la dichiarazione precompilata scaricata precedentemente, nonché per la compilazione del modello F24; - il link “invia la dichiarazione integrativa”, da cui è possibile consultare le istruzioni per l’invio della dichiarazione integrativa. Se i link non sono presenti nella sezione, in ogni caso, il cassetto fiscale contiene un prospetto di dettaglio e un prospetto precompilato del quadro dichiarativo. Cosa fare quando si riceve la lettera La prima cosa da fare quando si riceve la comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate è effettuare un riscontro tra l'anomalia presunta rilevata dall'Amministrazione e i dati dichiarati dal contribuente. Questa operazione permette, da un lato, di evitare l'emissione di un avviso di accertamento, dall'altro di fornire la documentazione atta a dimostrare la propria buona fede e coerenza fra redditi percepiti e dichiarati o, nel caso di reale incongruenza, regolarizzare il debito usufruendo delle sanzioni ridotte. Se il contribuente ha dubbi sulla comunicazione ricevuta è possibile rivolgersi: - al call center ovvero telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 al numero verde 800.909.696 da telefono fisso - oppure lo 06.96668907 da cellulare - e selezionando l’opzione “servizi con operatore > comunicazioni per l’adempimento spontaneo”; - alla Direzione Provinciale di competenza oppure a uno degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Come inviare la documentazione dati, circostanze e documentazione idonea a sanare la propria posizione fiscale mediante: - l’assistenza dei CAM o degli Uffici territoriali delle Direzioni provinciali dell’Agenzia; - la piattaforma telematica di CIVIS. I documenti in formato elettronico non possono superare i 5 MB e possono essere trasmessi solo in formato PDF/A o TIF/TIF. Il contribuente potrà trasmettere in formato elettronico la documentazione giustificativa idonea a spiegare la propria posizione fiscale utilizzando CIVIS, la piattaforma telematica a disposizione dei contribuenti accreditati. In tal caso occorre selezionare l'opzione "Assistenza sulle comunicazioni per la promozione dell'adempimento spontaneo" e inviare esclusivamente documenti in formato elettronico che abbiano: - una dimensione non superiore ai 5 MB; - un formato PDF/A o TIF/TIF. Come regolarizzare gli errori Il contribuente che si accorge di aver realmente commesso un errore durante la compilazione della dichiarazione dei redditi può provvedere a regolarizzare la propria posizione ricorrendo al ravvedimento operoso. Nello specifico il contribuente dovrà: 1) presentare una dichiarazione integrativa, utilizzando il modello approvato per il periodo d'imposta cui la dichiarazione (modelli Redditi o 730) fa riferimento: per esempio, per il periodo d'imposta 2016 va utilizzato sempre e solo il modello Redditi PF 2017. Nella dichiarazione integrativa occorre indicare "tutti" i dati - relativi a redditi, oneri e crediti - già dichiarati e non solo quelli che s'intende aggiungere o modificare. Errori da evitare In caso di esito a credito o a debito della dichiarazione originaria, non bisogna dimenticare di compilare gli appositi righi della dichiarazione integrativa seguendo le istruzioni alla compilazione degli stessi. 2) procedere con il versamento delle somme dovute e precisamente: - le maggiori imposte dovute e gli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito; - le sanzioni per la violazione commessa, in misura ridotta ovvero pari a 1/6 della misura minima. Per esempio, in caso di dichiarazione infedele la sanzione ridotta è pari al 15% (ovvero 1/6 della sanzione ordinaria minima pari al 90%). Le somme dovute devono essere versate in un'unica soluzione utilizzando il modello F24, indicando nell’apposito campo il “codice atto” indicato in alto a sinistra nella lettera ricevuta. Nella seguente tabella i principali codici tributo utilizzati: Tributo Codice IRPEF 4001 Sanzione IRPEF 8901 Interessi IRPEF 1989 Addizionale comunale IRPEF 3844 Sanzione addizionale comunale IRPEF 8926 Interessi addizionale comunale IRPEF 1998 Addizionale regionale IRPEF 3801 Sanzione pecuniaria addizionale regionale IRPEF 8902 Interessi addizionale regionale IRPEF 1994 Imposta sostitutiva IRPEF e addizionali 1842 Sanzione imposta sostitutiva 8913 Interessi imposta sostitutiva 1992 Contributo di solidarietà 1683 Sanzione contributo di solidarietà 8901 Interessi contributo di solidarietà 1989 Imposta sostitutiva sul regime forfetario 1792 Sanzione imposta sostitutiva 8913 Interessi imposta sostitutiva 1992 Imposta sostitutiva sul regime fiscale di vantaggio 1795 Sanzione imposta sostitutiva 8913 Interessi imposta sostitutiva 1992