Confisca legittima anche se il credito fittizio non viene utilizzato in compensazione

Condanna e confisca per il credito fittizio Iva anche se non portato in compensazione. Scattano la condanna e la confisca per i vertici della società anche se il credito Iva fittizio non risulta portato in compensazione nell'anno di competenza: la manovra fraudolenta che modifica l'obbligazione tributaria fuori dai termini di legge, pur soltanto in termini temporali, costituisce un'utilità ingiustificata per il contribuente, che può comunque portare il credito in detrazione in un altro anno d'imposta; si determina, insomma, un'utilità ingiustificata che costituisce il profitto su cui scatta la confisca per equivalente. Così la Corte di Cassazione nella sentenza n. 42195 pubblicata il 17 ottobre 2023 dalla quarta sezione penale, che si pronuncia su di una vicenda già finita all'esame della Corte. Diventa definitiva la condanna per dichiarazione fraudolenta e fatture false inflitta agli amministratori di fatto e di diritto della società: concorre nei reati fiscali il secondo che lascia volutamente al primo la gestione della srl. Ed è confermata la confisca per quasi 38 mila euro benché la difesa contesti l'esistenza di un concreto profitto del reato. Il dolo specifico si configura nonostante la società non chieda il rimborso o la compensazione del credito fittizio: il reato è di pericolo e si perfeziona nel momento in cui risulta presentata la dichiarazione al fisco, su cui pesa l'obiettivo mancato versamento dell'imposta dovuta. D'altronde il profitto del reato tributario che fa scattare la confisca per equivalente non è soltanto il risparmio economico che deriva dal sottrarre all'erario gli importi dovuti, al di là del fatto che l'imposta evasa sia pagata o portata a credito dal contribuente. Il mancato esborso di quanto dovuto può consistere anche in una posta contabile mai convertita in moneta contante, che come tale può essere sequestrata solo per equivalente. Insomma: integra il profitto del reato tributario qualsiasi alterazione unilaterale dell'obbligazione verso l'erario, laddove la modifica del rapporto porta solo a un risparmio di spesa o anche a un incremento patrimoniale concreto. Anche l'omessa indicazione del credito fittizio nell'anno di competenza incide sui termini dell'obbligazione tributaria in favore del contribuente creando l'utilità confiscabile.

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Confisca legittima anche se il credito fittizio non viene utilizzato in compensazione

Legittima la condanna e la confisca per i vertici della società, in relazione al reato di dichiarazione fraudolenta con utilizzo di fatture false

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