Conte: «Taglio Iva per chi usa moneta elettronica»

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, torna a battere sul tasto del taglio dell’Iva per rilanciare i consumi. E lo fa in un passaggio del «question time» alla Camera: «L’ipotesi, su cui si può anche ragionevolmente lavorare, a mio avviso è quella di mettere insieme due istanze, dando una scossa ai consumi attraverso un possibile sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica». In sostanza, si tratterebbe di un «premio» con due finalità: abbassare i prezzi dei beni di consumi e servizi (e renderli così più appetibili) e limitare il «nero» e l’evasione fiscale. «Si potrebbe delineare un meccanismo incentivante – ha spiegato Conte in Aula – che combina l’esigenza di rilanciare, sì, la domanda, ma insieme anche di modernizzare il Paese e di incentivare i pagamenti digitali e, quindi, anche quella prospettiva per cui tutti paghino le tasse, perché tutti possano pagare meno».

Torna l’idea del cashback
«E’ un’ipotesi quella di valutare interventi sul lato della domanda – ha detto ancora Conte – attraverso un possibile sgravio dell’Iva e introdurre misure premiali per incentivare l’utilizzo di pagamenti digitali attraverso meccanismi di cashback». Sul taglio dell’Iva dunque «stiamo valutando, ma è emersa anche la necessità di riproporre un meccanismo di cashback, su cui il governo aveva già lavorato in occasione della passata legge di bilancio, con il cosiddetto “bonus Befana”», ha aggiunto Conte.

L’ide adel cashback, ribattezzato “bonus Befana” dallo stesso Conte, consiste nella restituzione, a gennaio (da qui il riferimento alla Befana), di una quota della spesa tracciabile (ovvero elettronica) fatta l’anno prima. Il “cashback”, nelle intenzioni del governo, dovrebbe scattare dal 2021 e permetterà di recuperare una quota tra il 2 e il 4%, con un tetto massimo ipotizzato a suo tempo a 250 euro, degli acquisti fatti con carte e bancomat.

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