Il decreto fiscale 2020 (art. 16, D.L. n. 124 del 2019) è intervenuto sulle semplificazioni fiscali connesse all’obbligo di emissione di fattura elettronica e di corrispettivi telematici previste dall’art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 127/2015. La novella ha previsto, in particolare, il rinvio, dall’originario termine del 1° gennaio 2020 al 1° luglio 2020, della predisposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate delle bozze dei registri IVA acquisti e vendite e delle liquidazioni periodiche per i soggetti passivi IVA residenti e stabiliti in Italia. È stato stabilito, inoltre, che la bozza della dichiarazione IVA precompilata verrà redatta a partire dalle operazioni 2021. Cosa prevede il decreto fiscale 2020 A partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° luglio 2020, pertanto, in via sperimentale e nell’ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei soggetti passivi, in apposita area riservata del sito internet dell'Agenzia stessa, le bozze: - dei registri delle fatture e degli acquisti (di cui agli articoli 23 e 25, D.P.R. 633 del 1972): tali registri saranno compilati per le operazioni IVA effettuate a partire dal secondo semestre 2020; - delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’IVA: la comunicazione delle LIPE riguarderà solamente il terzo e il quarto trimestre 2020. Viene inoltre previsto che a partire dalle operazioni IVA 2021 (e non più dalle operazioni IVA 2020) l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei soggetti passivi IVA, nell'area riservata del proprio sito internet, la bozza della dichiarazione annuale IVA (modello IVA 2022). Come chiarito dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate nel corso di un’audizione al Senato della Repubblica (avente ad oggetto una “indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco”), la possibilità di ridurre gli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti deriva dalla disponibilità dei dati IVA, legati sia alla fatturazione elettronica che alla trasmissione dei corrispettivi, grazie ai quali l’Amministrazione finanziaria è in grado di fornire ai contribuenti i registri IVA disponibili on line sulla base dei dati acquisiti; inoltre, sono messe a disposizione anche le bozze delle liquidazioni periodiche precompilate, così come la bozza della dichiarazione IVA precompilata. Occorre sottolineare che, trattandosi di mere bozze, il contribuente potrà apportare modifiche ai documenti forniti dall’Agenzia, per integrarli alla luce della propria specifica situazione (ad esempio, indicando la percentuale di detraibilità di alcune spese). Future evoluzioni del sistema dei corrispettivi telematici L’Agenzia delle Entrate ha inoltre recentemente sottolineato come gli ultimi provvedimenti direttoriali, adottati nel corso del mese di dicembre 2019, prevedano importanti evoluzioni del sistema dei corrispettivi telematici. Con il provvedimento direttoriale del 20 dicembre 2019, infatti, è stato introdotto un adeguamento software sia dei registratori telematici (RT) che della procedura web dell’Agenzia delle Entrate, che consentirà di gestire e di trasmettere in modo più puntuale alcune operazioni, in modo tale da importare direttamente in contabilità, anche massivamente, i dati presenti nel portale “fatture e corrispettivi”. Tale adeguamento dovrebbe essere definitivamente operativo a partire dal 1° luglio 2020, consentendo a registratori telematici e a procedura web di gestire, a titolo esemplificativo, le differenziazioni tra cessioni di beni e prestazioni di servizi, le multiattività, i resi e gli annulli (senza necessità di richiamare il documento originario), i buoni pasto, le cessioni omaggio, le cessioni di beni in sospeso e cioè non consegnati (e quindi con corrispettivo non percepito in tutto o in parte), le prestazioni di servizio non riscosse per successiva emissione di fattura (il caso tipico è quello dei ristoranti con fattura a fine mese per i pasti erogati nel corso dello stesso periodo), le fatture da RT oltre che i corrispettivi non riscossi in caso di distinta contabile riepilogativa SSN (solo per RT configurati per sistema Tessera Sanitaria). In fase di installazione, presso il singolo esercente, l’RT dovrebbe poter essere configurato per consentire di gestire le operazioni di specifico interesse.