È una manovra d’estate corposa quella che il Governo si appresta a varare durante la prima settimana di agosto. Sono state reperite risorse aggiuntive per 25 miliardi di euro disponibili dopo il terzo scostamento di bilancio. Anche questo ulteriore intervento è stato finanziato in deficit e parte delle risorse saranno destinate al capitolo fiscale. I temi sono diversi e dalle dichiarazioni del Ministro delle Finanze Gualtieri sembra che nel decreto legge siano contenute anche le prime misure di avvio alla riforma fiscale dell’IRPEF. Il superamento del saldo e dell’acconto Il Governo sta procedendo a riscrivere il calendario fiscale con l’intenzione di superare il meccanismo attualmente applicato che prevede, per gli autonomi, il versamento di due acconti e di un saldo. Secondo le intenzioni dell’Esecutivo il prelievo tributario dovrà essere “spalmato in versamenti mensili o trimestrali sulla base degli incassi del periodo, ovvero dei relativi pagamenti”. Il Fisco, però, è a conoscenza dei soli dati risultanti dalle fatture elettroniche emesse e ricevute e non è in possesso, invece, di alcuna informazione circa gli avvenuti incassi o pagamenti delle spese. Si pone dunque il problema di comprendere come l’Agenzia delle Entrate sia in grado di entrare in possesso dei flussi finanziari. Sussiste il fondato sospetto che il legislatore intenda rendere obbligatorio per gli operatori la comunicazione degli incassi e pagamenti. Se questa fosse la soluzione, ne conseguirebbe un evidente aggravio degli adempimenti per tutti i contribuenti. E dunque probabile, anche a seguito delle dichiarazioni fornite dal Ministro dell’Economia, che la manovra d’estate preveda già un’anticipazione del meccanismo del saldo e degli acconti. Il rinvio delle tasse sospese