Decreto crescita: dai Consulenti del Lavoro le misure a sostegno degli investimenti

Con la circolare n. 15 del 2 ottobre 2019, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro esamina le misure introdotte dal decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), per la crescita economica, lo sviluppo del Paese e della tutela del Made in Italy. Bonus giovani eccellenze In particolare, per quanto riguarda l’aspetto lavoro e previdenza, il documento di prassi affronta il Bonus occupazionale giovani eccellenze, in relazione al quale il decreto ha previsto che le risorse finanziare a finanziamento della misura sono poste a carico del Programma Operativo Complementare “Sistemi di politiche attive per l’occupazione”. Il tetto massimo è stabilito in 50 milioni di euro per il 2019 e 20 milioni per il 2020, che saranno resi disponibili dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) nel rispetto delle procedure europee di gestione dei fondi per il finanziamento degli incentivi all’occupazione. Bonus Sud Il decreto Crescita ha previsto la copertura finanziaria per le assunzioni effettuate tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2019, in applicazione dell’Incentivo Occupazione Sud introdotto dall’Anpal, nel limite di 200 milioni di euro. Incentivo formazione A partire dal 2021, è previsto un incentivo in favore delle imprese che dispongono erogazioni liberali per il potenziamento di laboratori e ambienti di apprendimento innovativi, a favore di istituzioni scolastiche con percorsi di istruzione secondaria di secondo grado tecnica o professionale e assumono a tempo indeterminato giovani diplomati delle medesime istituzioni. La misura agevolativa consiste in una riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per un periodo massimo di 12 mesi dall’assunzione, in favore dei titolari di reddito di impresa che: - dispongano erogazioni liberali per un importo non inferiore a euro 10.000, nell’arco di un anno, a favore delle predette istituzioni scolastiche; - assumano a tempo indeterminato, a conclusione del ciclo scolastico, diplomati nei medesimi istituti scolastici. Le tipologie di interventi ammessi, da finanziare con le erogazioni liberali, riguardano: - laboratori professionalizzanti per lo sviluppo delle competenze; - laboratori e ambienti di apprendimento innovativi per l’utilizzo delle tecnologie; - ambienti digitali e innovativi per la didattica integrata; - attrezzature e dispositivi hardware e software per la didattica. L’agevolazione non è cumulabile con altre previste per le medesime spese. Destinatarie delle erogazioni liberali sono le istituzioni scolastiche che fanno parte del sistema nazionale di istruzione che include le scuole statali e le scuole paritarie private e degli enti locali. Le scuole sono tenute a pubblicare sul proprio sito web l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute per ciascun anno finanziario e le modalità di impiego delle risorse, indicando le attività da realizzare e quelle in corso di realizzazione.

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La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro completa la disamina delle importanti disposizioni introdotte dal “decreto crescita”

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