Il decreto Milleproroghe 2024, convertito in legge il 28 febbraio 2024, si configura come un provvedimento di ampio respiro che interviene su diverse aree di rilevanza per cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Il decreto non solo proroga numerose scadenze in materia di edilizia, fisco, lavoro e welfare, ma introduce anche nuove misure volte a sostenere l'economia e la coesione sociale. In questa analisi, ci soffermeremo su alcune delle principali novità introdotte dal decreto di conversione, confrontandole con il testo originario e fornendo una descrizione dettagliata delle principali misure. Quali sono le proroghe che riguardano l'edilizia e le imprese Il provvedimento in esame prevede una serie di misure volte a favorire lo sviluppo e la crescita del settore edile, nonché a sostenere le imprese italiane. Tra le principali proroghe si trovano quelle relative alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia, che vengono estese per consentire ai cittadini di continuare ad usufruire di detrazioni e bonus per gli interventi di riqualificazione delle abitazioni. Inoltre, il decreto introduce anche proroghe per le agevolazioni per l'acquisto di immobili ad uso abitativo e per gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese. In particolare, una delle norme inserite tra gli emendamenti al decreto prevede che alcune agevolazioni a livello nazionale continuino a essere del tutto cumulabili con gli sconti regionali e locali fino al 2026. Queste sono invece le novità introdotte dal decreto: 1) agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico: - l’articolo 3, comma 12-ter, introdotto in sede referente, amplia la facoltà di cumulare le agevolazioni fiscali nazionali per interventi di risparmio energetico e i contributi regionali (o delle province autonome di Trento e Bolzano) ai casi di contributi erogati negli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, in luogo dei soli anni 2023 e 2024 previsti dal testo vigente; 2) edilizia universitaria: - l'articolo 6, comma 2, differisce (dal 31 dicembre 2023) al 31 dicembre 2024 il termine per l'erogazione delle somme residue di mutui concessi da Cassa depositi e prestiti (CDP) per interventi di edilizia universitaria; 3) sicurezza delle gallerie ferroviarie: - l’articolo 8, comma 4, proroga di un anno alcuni termini previsti nel decreto MIT 28 ottobre 2005 sulla sicurezza delle gallerie ferroviarie. Nello specifico, si differiscono al 31 dicembre 2024 una serie di termini contenuti nel decreto ministeriale del 28 ottobre 2005, inerente alla sicurezza delle gallerie ferroviarie. Si proroga inoltre al 31 dicembre 2024 il termine entro cui possono essere realizzati, previa dichiarazione di inizio lavoro asseverata (DILA) alcune tipologie di impianti fotovoltaici ubicati in aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali. Quali sono le novità fiscali e lavorative Tra le misure più significative, si evidenziano l'estensione dei termini per il versamento delle imposte e la proroga degli incentivi fiscali per le imprese che investono in ricerca e sviluppo. Inoltre, il decreto introduce nuove norme per favorire l'occupazione, come la proroga degli ammortizzatori sociali e l'istituzione di un fondo per la formazione e la riqualificazione professionale. Queste misure mirano a sostenere le imprese durante questo periodo di incertezza economica e a favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. Tra le principali misure: 1) rottamazione-quater: - Le date di pagamento delle rate rimangono invariate: 15 marzo 2024 per la prima rata, 15 luglio 2024 per la seconda rata, 15 novembre 2024 per la terza rata; 2) smart working: - la proroga del lavoro agile nella pubblica amministrazione è stata estesa al 30 giugno 2024. Inoltre, è stata introdotta la possibilità per le pubbliche amministrazioni di applicare il lavoro agile fino al 31 dicembre 2024, previa definizione di specifici piani di attuazione; 3) agevolazioni prima casa under 36: - estensione dei termini per i giovani sotto i 36 anni (e con Isee annuo non superiore a 40mila euro) che intendono usufruire delle agevolazioni “extra” per l’acquisto della prima casa. Qual è l'impatto del decreto sulla Pubblica Amministrazione Il decreto Milleproroghe ha un impatto significativo sulla Pubblica Amministrazione italiana, introducendo diverse misure volte a semplificare e ottimizzare le procedure burocratiche. In particolare, il decreto prevede la proroga di termini e scadenze per i procedimenti amministrativi, al fine di garantire una maggiore efficienza nell'erogazione dei servizi pubblici. Inoltre, vengono introdotte nuove norme che favoriscono l'utilizzo delle tecnologie digitali nella gestione degli adempimenti amministrativi, consentendo una maggiore trasparenza e velocità nelle pratiche. Queste misure sono fondamentali per migliorare l'efficacia dell'azione amministrativa e favorire lo sviluppo del Paese. Il decreto prevede le seguenti misure: - proroga di termini in materie di competenza del Ministero dell'interno; - proroga dei meccanismi di semplificazione per lo svolgimento di procedure assunzionali e di corsi di formazione; - proroga della riduzione della durata del tirocinio a dodici mesi anche per coloro che risultano vincitori dei concorsi per magistrato banditi nel 2023; - slittamento al 2025 per la nuova disciplina dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato; - interventi in matteria di assunzioni per alcune regioni ed altre amministrazioni pubbliche. Altre misure prevedono novità per docenti e ATA, le nuove regole bonus assunzioni disabili, la proroga assunzioni e concorsi Ministero Ambiente, le assunzioni alle fondazioni lirico sinfoniche, gli incarichi di collaborazione al Ministero della Cultura, la proroga dei termini per le multe ai non vaccinati e l’estensione dell’età lavorativa dei medici al lavoro fino a 72 anni.