Tredicesime detassate con priorità alle fasce più deboli. Il viceministro all'economia Maurizio Leo torna sul capitolo della leva fiscale per i redditi da lavoro dipendente e riperimetra le proposte anticipate nelle scorse settimane tenendo conto del fattore risorse e di una priorità di categorie su cui intervenire. Ai redditi da lavoro dipendente «vogliamo dare una serie di agevolazioni» mirate, ha ribadito Leo tra cui «elevare il tetto dei fringe benefit da 250 euro di oggi a 3.000 euro». Inoltre ha spiegato il viceministro, intervenendo all'evento Adnkronos 'Demografica. Popolazione, persone, natalità: Noi domani, «Vogliamo fare in modo che la tredicesima mensilità, come pure gli straordinari che eccedono un certo ammontare, come i premi di produttività, dato soprattutto alle fasce più deboli, vadano a vantaggio delle famiglie. Tutti questi elementi, se messi insieme, delineano il modus procedendi di questo governo, che ha a cuore queste tematiche». Dunque Leo illustra che con la riforma delle imposte si penserà al nucleo familiare. «Nel ridisegno della base imponibile Irpef dovremo aver particola cura nella tutela del nucleo familiare», conferma Leo. Quando si deve costruire la base imponibile, spiega, «dobbiamo sommare tutte le categorie reddituali». Una volta che saranno rimodulate le aliquote, che dovranno passare dalle attuali 4 a 3, «dovremo concentrarci sulle misure per le detrazioni a favore delle famiglie. Nella sostanza siamo d'accordo» con l'introduzione del quoziente familiare ma «l'unico aspetto su cui bisogna centrare attenzione è il profilo giuridico sottostante. Dobbiamo tendere a costruire la cosa in modo da non prestare il fianco alla pronuncia della Corte Costituzionale», ha riconosciuto il viceministro. Sul fronte risorse Leo ha ammesso che procede il lavoro sul riordino delle spese fiscali (tax expenditure). «Stiamo lavorando sulle tax expenditure come sui crediti imposta. Nel 2022 abbiamo circa 220 crediti d'imposta che cubano 36 miliardi di euro. Stiamo facendo una selezione perché molti sono sicuramente da mantenere, ma altri possono essere eliminati. Stiamo facendo un rigoroso censimento, da lì si possono ricavare risorse per metterle a vantaggio delle famiglie». Altre risorse possono arrivare dalla situazione economica e dai risultati del Pil. «Abbiamo dei dati incoraggianti rispetto a quello che alcuni osservatori ritenevano, una crescita dello 0,6%; nel def si prevedeva una crescita dell'1%, già stiamo andando oltre. Anche lì potremmo ritrarre risorse che serviranno poi per gli interventi, e tra quelli prioritari c'è quello a favore famiglia».