Dichiarativi semplificati: via libera già a partire dalle dichiarazioni relative all’anno 2024. È quanto ribadito dall’Agenzia delle Entrate che ha ribadito che l’attività di semplificazione dei modelli dichiarativi, espressamente prevista dall’art. 15, D.Lgs. n. 1/2024, avviata dall’Agenzia delle Entrate già a partire dalla modulistica 2024, relativa al periodo d’imposta 2023 riguarderà il quadro RU relativo ai crediti d’imposta. Con la pubblicazione (nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio 2024) del D.Lgs. 8 gennaio 2024, n. 1 (decreto Adempimenti) il legislatore ha dato attuazione alla razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari. In particolare, l’art. 15 del decreto Adempimenti prevede una vera e propria semplificazione della modulistica relativa all'adempimento degli obblighi dichiarativi, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023. Dichiarazioni fiscali: le modifiche in arrivo La semplificazione dispone uno “snellimento” dei modelli dichiarativi in materia di imposte sui redditi e di IRAP e IVA. Ai modelli saranno apportate progressivamente le seguenti modifiche: - eliminazione delle informazioni che non sono rilevanti ai fini della liquidazione dell'imposta o che l'Agenzia delle Entrate può acquisire tramite sistemi di interoperabilità delle banche dati proprie e nella titolarità di altre amministrazioni; - riduzione delle informazioni relative ai crediti d'imposta derivanti da agevolazioni concesse agli operatori economici da indicare nei dichiarativi. Sempre in tema di semplificazione, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 non sarà più necessario indicare nelle dichiarazioni dei redditi e IVA gli estremi identificativi dei rapporti con gli operatori finanziari in corso nel periodo d’imposta, per poter ottenere la riduzione a metà delle sanzioni per violazione di obblighi dichiarativi, comminate a esercenti imprese, arti e professioni con ricavi e compensi non superiori a 5 milioni di euro nel caso utilizzino esclusivamente mezzi di pagamento diversi dal contante. A decorrere dalle opzioni da esercitarsi per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2024, le società per azioni che svolgono in via prevalente l’attività di locazione immobiliare potranno optare per il regime fiscale speciale (SIIQ e SIINQ) nella dichiarazione dei redditi presentata nel periodo d'imposta anteriore a quello dal quale il contribuente intende avvalersene, senza dover più inviare telematicamente un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Sulla scorta di dette previsioni, quindi, entro il 28 febbraio, termine entro il quale la modulistica dovrà essere pubblicata con appositi provvedimenti direttoriali, sarà possibile toccare con mano le semplificazioni che vedranno la luce già con la prossima stagione dichiarativa. Quadro RU semplificato già dal 2024 Tra i quadri sui quali si concentrerà maggiormente l’opera di semplificazione vi è il quadro RU dedicato al monitoraggio dei crediti d’imposta. L’Agenzia ha precisato che la semplificazione dei modelli dichiarativi sarà avviata già a partire dalla modulistica 2024, relativa al periodo d’imposta 2023. Per questo primo anno l’intervento di semplificazione più rilevante riguarderà il quadro RU, relativo ai crediti d’imposta, presente nei modelli Redditi. In particolare, non sarà più richiesta l’indicazione nella sezione I del quadro RU di alcuni crediti “non automatici”, ossia concessi da amministrazioni pubbliche, diverse dall’Agenzia delle Entrate, che trasmettono alla medesima Agenzia i dati relativi ai beneficiari e all’importo riconosciuto, e per i quali è prevista quale unica modalità di fruizione la compensazione esterna ai sensi dell’art. 17, D.Lgs. n. 241/1997. Con riferimento ai crediti d’imposta per i quali sarà esclusa l’indicazione nella sezione I del quadro RU rimarrà, tuttavia, l’obbligo di indicare l’informazione relativa ad eventuali trasferimenti dei crediti ad altri soggetti (consolidato, trasparenza, cessioni, etc.). Inoltre, nel quadro RU verranno eliminate le Sezioni II (credito “Caro Petrolio”), III (credito “Finanziamento agevolato sisma Abruzzo/Banche”) e V (“Altri crediti d’imposta”), i cui crediti confluiranno e saranno gestiti nella Sezione I. Il decreto Milleproroghe (art. 3, D.L. n. 215/2023) dispone che l’indicazione del credito d’imposta ricevuto nel quadro RU e RS della dichiarazione, è comunque condizione necessaria al fine di evitare il recupero dello stesso, nelle ipotesi di aiuti di Stato e aiuti de minimis non subordinati all'emanazione di provvedimenti di concessione ovvero subordinati all'emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati, il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti. L’Agenzia non ha dato conto di altri interventi di semplificazione su altre parti dei modelli dichiarativi 2024. Sul punto però è opportuno ricordare che l’art. 15, D.Lgs. n. 1/2024 dispone espressamente che siano progressivamente eliminate da ciascun modello le informazioni che non sono rilevanti ai fini della liquidazione dell’imposta o che l’Agenzia delle Entrate può acquisire tramite sistemi di interoperabilità delle banche dati proprie e nella titolarità di altre amministrazioni. L’attività di semplificazione delle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA dovrebbe quindi riguardare molte parti dei modelli e delle relative istruzioni. È pertanto probabile che l’intervento di snellimento dei dichiarativi, che già a partire da quest’anno interesserà il quadro RU, si sviluppi nei prossimi anni, nella direzione voluta dal legislatore.