Disabili: rimborso al 60% per il datore che attiva un progetto di reinserimento

Da molti anni l’INAIL evidenzia importanti avanzi di cassa e molto spesso avanzi patrimoniali, anche considerando la gestione assistenziale agricoltura. In virtù di questi avanzi di cassa il legislatore dell’epoca, attraverso la legge n. 147/2013, ha dato il via alla revisione delle tariffe dei premi INAIL. In relazione alla revisione, a partire dall’anno 2014, è stato previsto un abbattimento dei premi e contributi, riferito a tutte le gestioni assicurative sempre in attesa dell’emanazione della nuova tariffa. La legge di Bilancio per l’anno 2019, prevede lo spostamento dei termini dell’autoliquidazione del premio di regolazione 2018 e di rata 2019 motivando la necessità di tempi tecnici utili all’emanazione delle nuove tariffe dei premi INAIL. Oltre allo spostamento dei termini relativi all’autoliquidazione, la legge di Bilancio 2019 prevede il reperimento di fondi destinati al finanziamento dei minori introiti previsti per l’attuazione della nuova tariffa che, dati gli avanzi di cassa, dovrebbe essere necessariamente meno onerosa della precedente (prova ne è che il Tasso Medio massimo applicabile passa dal 130 al 110 °/°°). I fondi per il finanziamento dei minori introiti sono stati reperiti riducendo i fondi erogati dall’INAIL destinati ai progetti per stimolare l’adozione delle misure di prevenzione ed igiene. Le perplessità In merito all’entrata in vigore delle nuove tariffe ed alla necessità di reperire i fondi copertura, sorgono due perplessità, ovvero: - se l’INAIL incassa troppo perché le tariffe assicurative della gestione industria di cui al Titolo 1° del D.P.R. 1124 sono troppo alte (la gestione del Titolo 2° è relativa all’agricoltura per la quale è previsto il contributo assicurativo quindi in perdita per conseguenza), non sarebbe bastato ridurre i tassi medi senza la necessità di reperire i fondi di copertura? In ultima analisi lo scopo dell’INAIL è quello di ente erogatore di servizi attuando i principi della efficienza, efficacia ed economicità (legge 88/1989) il che si traduce nel concetto di erogare i migliori servizi mantenendo l’equilibrio finanziario. Ma l’INAIL produce avanzi di cassa e patrimoniali non ostante le pesanti perdite della gestione assistenziale agricoltura, e questo avrebbe autorizzato a pensare che sarebbe bastata una riduzione secca del premio assicurativo; - se per finanziare i minori introiti vengono ridotti i fondi destinati alla sicurezza sul lavoro (prevenzione, protezione ed igiene) si ha una riduzione di risorse destinate al sistema produttivo. Solo che questa riduzione di risorse va a colpire un aspetto molto delicato dato l’elevato numero di decessi per cause di lavoro che annualmente si verifica in Italia. Vediamo quali sono alcuni degli altri interventi, oltre a quelli inerenti alla tariffa, che coinvolgono l’INAIL. Certificati medici elettronici Il comma 526 (e seguenti) dell’articolo unico della legge di Bilancio 2019 prevede il trasferimento di euro 25.000.000 annui dall’INAIL al Servizio Sanitario Nazionale in relazione alla redazione dei certificati medici elettronici per infortunio e malattia professionale. È utile rammentare che l’obbligo di certificazione medica elettronica è stato introdotto dal D. Lgs. 151/2015 (in analogia a quanto già accadeva per i certificati medici INPS per malattia). Nonostante l’INAIL retribuisse ogni certificato elettronico emesso e nonostante l’emanazione di una apposita circolare del ministero competente, la certificazione elettronica non è applicata da tutte le strutture sanitarie per le quali sarebbe obbligatoria. Ora viene previsto un importante trasferimento annuale di fondi, rivalutabile in relazione all’indice dei prezzi al consumo ed estendibile in relazione al numero dei certificati emessi, dall’INAIL al SSN. Con il trasferimento dei fondi, gli infortunati e tecnopatici non dovranno più effettuare pagamenti per la redazione dei certificati e, contestualmente, anche l’INAIL cesserà di rimborsare i certificati emessi a partire dal 1° gennaio 2019 poiché la legge di Bilancio prevede la possibilità di destinare i fondi, ripartiti dalla Conferenza Stato-Regioni, alla contrattazione integrativa di categoria. Progetti di reinserimento e rimborso al datore di lavoro Al datore di lavoro che attiva un progetto di reinserimento spetta il rimborso del 60% della retribuzione erogata al lavoratore coinvolto. Il rimborso spetta dal momento della disponibilità formale del lavoratore a partecipare al progetto fino alla completa realizzazione dello stesso per un massimo di un anno. Qualora il progetto non si dovesse realizzare, il datore di lavoro deve restituire all’INAIL tutte le somme percepite a questo titolo. La norma in questione sana un vulnus della legge n. 190/2014, art. 1 comma 166, poiché la realizzazione del progetto di reinserimento potrebbe essere lunga e complessa ed il costo del lavoratore temporaneamente non occupato sarebbe totalmente a carico del datore di lavoro. Questa circostanza ha rappresentato un ostacolo all’attuazione di una norma creata a difesa di persone ad alto rischio di espulsione dal mondo del lavoro per invalidità derivante da cause di lavoro. Assicurazione delle “casalinghe” Con la legge n. 493/1999, è stata introdotta l’assicurazione per coloro che si occupano della gestione della casa più sinteticamente definita “assicurazione per le casalinghe”. L’assicurazione opera nel caso di soggetti, indipendentemente dal sesso, che non sono iscritti ad alcuna gestione previdenziale e che attendano alla gestione della casa. La legge di Bilancio 2019, attraverso il comma 534 e 535, ha apportato le seguenti modifiche: - innalzamento dell’età per l’assicurazione che passa da 65 a 67 anni - innalzamento della quota dell’assicurazione che passa da lire 25.000 - € 12,91, ad € 24 annuali - riduzione della soglia minima di indennizzabilità nel caso di danno permanente che passa dal 27 al 16% - previsione di una indennità una-tantum di 300 euro per i danni permanenti dal 6 al 15% - estensione dell’art. 76 (assegno continuativo) del T.U. INAIL agli infortuni in ambito domestico. Per l’attuazione delle misure sopra esposte dovrà essere emanato un apposito decreto ministeriale entro 180 giorni. La legge di Bilancio 2019 anche in questo ambito agisce con interventi in chiaro-scuro poiché si ha un innalzamento del livello delle prestazioni ma si ha anche il raddoppio dell’importo dell’assicurazione. Vero è che sono ormai 20 anni che il costo dell’assicurazione per il lavoro domestico è fermo a lire 25.000 ma è anche vero che la gestione “casalinghe” ha sempre chiuso in avanzo rilevante. Per l’anno 2018 il bilancio di previsione INAIL ha previsto 8,7 milioni di euro al netto delle riserve matematiche, con la conseguenza che l’estensione delle prestazioni avrebbe potuto essere finanziata attraverso gli avanzi patrimoniali ormai consolidati. All’aumento del costo dell’assicurazione si deve aggiungere l’ampliamento della base impositiva conseguente all’innalzamento dell’età massima entro la quale l’importo di assicurazione deve essere versato che passa da 65 a 67 anni. Strutture alberghiere, termali e quote societarie Fra i commi dell’articolo unico della legge di Bilancio 2019 non possono passare inosservati quelli relativi alle acquisizioni ed investimenti. Infatti, l’INAIL può: - sottoscrivere quote in organismi che operino investimenti in settori ad alto contenuto tecnologico o con particolari aspettative di crescita economica - effettuare, in relazione alla necessità di fornire la migliore assistenza possibile ai propri assistiti, investimenti in strutture termali o termali-alberghiere, purché siano situate in zone ad alto livello di crisi economico industriale. Proseguendo in un percorso già avviato da precedenti governi che ha portato all’acquisizione di immobili quali quelli rilevati dalla EUR SpA, si assiste all’ampliamento dell’interventismo finanziario che rappresenta una controtendenza rispetto agli anni passati quando si è verificata una smobilizzazione di parte del patrimonio INAIL attraverso la cessione di quote di partecipazione come quella detenuta nella BNL o come l’alienazione di beni immobiliari di prestigio effettuata attraverso al cartolarizzazione. La speranza è che tutto questo interventismo non porti ad uno squilibrio finanziario che metta a rischio le riserve matematiche prima e la capacità di fronteggiare le spese annuali poi rappresentate dall’erogazione delle temporanee e delle altre spese relative alle prestazioni. Considerazioni finali Oltre agli interventi esaminati in precedenza, la legge di Bilancio 2019 agisce anche su alcune prestazioni riducendone i livelli di tutela. Resta da vedere quale sarà il contenuto delle nuove tariffe dei premi e quale sarà il loro impatto sul costo assicurativo per il sistema produttivo poiché alla riduzione dei tassi ed all’annullamento del sovrappremio silicosi-asbestosi, corrisponde un minor trasferimento di risorse per finanziare la prevenzione e l’annullamento, ai fini INAIL, della riduzione del premio previsto per l’edilizia. In ogni caso sarà interessante vedere che conseguenze avranno gli investimenti autorizzati sulla situazione patrimoniale dell’INAIL.

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