Disposizioni a tutela del made in Italy: i chiarimenti di Assonime

Assonime ha pubblicato la circolare n. 16 del 1° agosto 2024 dal titolo “Disposizioni a tutela del made in Italy” che illustra le disposizioni della legge di maggiore interesse per le imprese, analizzando le misure di carattere generale rivolte alle imprese di tutti i settori economici, con particolare riferimento: - alla tutela della proprietà industriale, - alle nuove tecnologie per la tracciabilità delle filiere, - alla lotta alla contraffazione. Assonime evidenzia che la legge n. 206/2023 sulla valorizzazione, la protezione e la tutela del made in Italy ha come obiettivo principale la promozione e la valorizzazione in Italia e all’estero delle produzioni di eccellenza e del patrimonio culturale nazionali, nonché il sostegno allo sviluppo e alla modernizzazione dei processi produttivi e delle connesse attività funzionali alla crescita dell’eccellenza qualitativa del made in Italy. Come evidenziato nella relazione illustrativa, l’iniziativa legislativa si inserisce in un contesto macroeconomico nel quale la manifattura italiana si trova in una complessa fase di transizione post-pandemica legata alla “strozzatura” delle filiere globali, alla crisi energetica e agli effetti recessivi causati dalla guerra in Ucraina, ma si tratta di un contesto che già da prima era caratterizzato da problematiche legate alla disparità dell’andamento delle esportazioni per i prodotti dei diversi settori. Negli ultimi venti anni, se da un lato alcune produzioni, come quella farmaceutica e meccanica, hanno presentato un andamento positivo, dall’altro i settori tipici del made in Italy, soprattutto quelli a minore contenuto tecnologico, maggiormente esposti alla competizione da parte delle economie emergenti, hanno avuto un andamento meno positivo. La legge tiene conto di quanto emerso nell’indagine conoscitiva sul tema “Made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi”, svolta dalla Commissione X (Attività produttive) della Camera dei deputati nei primi mesi del 2023 e terminata con l’approvazione di un documento conclusivo il 17 maggio 2023. Assonime evidenzia che alcune disposizioni della legge hanno soprattutto carattere programmatico e sono volte a valorizzare le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico-artistiche e le radici culturali nazionali; altre disposizioni, attraverso lo stanziamento di specifici fondi e finanziamenti, prevedono una serie, piuttosto parcellizzata, di incentivi che mettono le imprese in condizione di cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione normativa europea in settori cruciali per le produzioni di qualità e per le esportazioni. Nella circolare di Assonime sono analizzate le principali disposizioni della legge rilevanti per le imprese, con un particolare riferimento alle disposizioni relative alla tutela della proprietà industriale. Con riguardo alle disposizioni della legge che prevedono misure incentivanti in relazione alle indicazioni geografiche, la circolare contiene una sintetica ricognizione della normativa nazionale ed europea di riferimento, tenendo conto delle novità introdotte dai recenti regolamenti dell’Unione europea sulla tutela delle indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari e dei vini, nonché dei prodotti artigianali e industriali che presentano determinate caratteristiche legate al territorio di produzione. Assonime ritiene he l’effettiva incidenza della maggior parte delle disposizioni sarà chiara man mano che verranno adottati i numerosi decreti ministeriali cui le norme della legge fanno rinvio, che dovranno fornire indicazioni sulle concrete modalità per la loro attuazione e su come gli operatori del settore potranno beneficiare delle agevolazioni introdotte. Le misure della legge oggetto di analisi nella presente circolare necessitano in totale di sei decreti attuativi, a fronte dei quali le risorse stanziate risultano spesso esigue e frammentate in specifici interventi che interessano bacini di potenziale utenza piuttosto ampi. La maggior parte dei decreti attuativi non è stata ancora emanata. Finora l’unica misura completamente definita è quella relativa al contributo destinato alle associazioni di produttori per le spese di consulenza tecnica sostenute per la predisposizione del disciplinare di produzione dei prodotti industriali e artigianali tipici (articolo 46). Oltre a misure di carattere generale, rivolte alle imprese di tutti i settori economici, la legge prevede anche varie misure settoriali a supporto di filiere specifiche.

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