Flussi sulla fatturazione elettronica, in rete gennaio-luglio 2023

Dopo la sospensione dello scorso anno riprendono le analisi statistiche con una nuova metodologia di estrazione dati dal sistema di interscambio, in linea con il decreto Pnrr2

Disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze il report con l’analisi statistica della fatturazione elettronica con i dati di gennaio – luglio 2023.

Per quanto riguarda le persone fisiche il peso maggiore ce l’ha la Lombardia (20,0%), che ha segnato un aumento di imponibile pari allo 13,8%, incidendo con un +2,7% sul totale delle persone fisiche (+11,7%). A seguire il Veneto, seconda regione per peso sul totale (10,0%), con una crescita dell’imponibile pari al 10,1% e un’incidenza di +1,0 per cento. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche al primo posto ancora la Lombardia (30,9%), che ha segnato una diminuzione di imponibile pari al 2,3%, incidendo con un – 0,7% sul totale dei soggetti diversi dalle persone fisiche (-1,3%). Il Lazio è risultata la seconda regione per peso sul totale (17,5%), segnando una diminuzione dell’imponibile pari al 9,5%, con un’incidenza di –1,8% rispetto al totale.

Passando al settore il primo posto va al commercio all’ingrosso e al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli (26,4%) con un aumento di imponibile pari al 4,5% che ha inciso del +1,1% sul totale (-0,6%). Segue il settore manifatturiero (24,6%) con una crescita dell’imponibile pari al 2,7% e un’incidenza di +0,6% rispetto al totale.

Nel complesso il report evidenzia un lieve calo dell’imponibile Iva pari allo 0,6 per cento. La regione che ha il peso maggiore in questa tipologia di stima è la Lombardia (30,2%), con una contrazione di imponibile dell’1,7% e una percentuale di incisione pari a –0,5% sul totale (-0,6%)%). A seguire, il Lazio (16,9%) che porta un – 8,8%, con un’incidenza di – 1,6% rispetto al totale.

Nel sito del Df oltre al report dei primi sette mesi del 2023 è disponibile anche un’analisi dettagliata dei mesi di maggio, giugno e luglio.

Da rilevare che nel mese di maggio l’imponibile Iva è diminuito del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2022; la flessione per i soggetti diversi dalle persone fisiche è stata pari al 4,8%. Per le persone fisiche, invece, si è registrato un incremento dell’11 per cento.

Per quanto riguarda giugno abbiamo un imponibile Iva diminuito del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2022. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche è stata rilevata una flessione del 7,8%, mentre per le persone fisiche si è registrato un incremento del 9,5 per cento.

Nel mese di luglio l’imponibile Iva è diminuito del 7,3% rispetto allo stesso mese del 2022: per i soggetti diversi dalle persone fisiche la diminuzione è stata pari all’8,0%, mentre le persone fisiche hanno evidenziato un incremento del 3,7 per cento.