Fondo clero: aggiornato il contributo dovuto per il 2022

Con la circolare n. 94 del 23 novembre 2023, l’INPS comunica l’aggiornamento del contributo dovuto a carico degli iscritti al Fondo clero per l’anno 2022 e fornisce le istruzioni relative alle modalità di pagamento.

In particolare, per l’anno 2022, il valore del contributo è pari a 1.802,65 euro annui (300,44 euro bimestrali e 150,22 euro mensili) ed è dovuto dagli iscritti al Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica.

Inoltre tale importo resta provvisoriamente confermato anche per gli anni 2023, 2024 e 2025 fino a che non sarà emanato un nuovo decreto che ne vari l’ammontare.

Si riportano di seguito gli importi dovuti, quale conguaglio dei contributi già versati per gli anni 2022 e 2023, dagli iscritti al predetto Fondo.

Contributo annuo ante aggiornamento 1.769,04 euro
Contributo annuo aggiornato 1.802,65 euro
Differenza dovuta per ciascun anno 33,61 euro

L’importo dovuto a titolo di conguaglio è pari a 5,60 euro per un bimestre e a 2,80 euro per un mese.

Il termine di versamento senza aggravio di interessi è fissato al 31 marzo 2024 e attiene alle sole integrazioni dovute per gli anni 2022 e 2023.

La contribuzione riferita al 2024 sarà adeguata ai nuovi importi a partire dalla prima scadenza di pagamento.

Modalità di pagamento

Nel Portale dei Pagamenti – Fondo Clero del sito istituzionale www.inps.it sono disponibili le seguenti funzionalità:

1) pagamento online pagoPA, tramite carte di pagamento (carta di credito/debito o carte prepagate), o addebito in conto corrente oppure altri metodi di pagamento innovativi;
2) l’Avviso di Pagamento pagoPA – generato dal Portale dei Pagamenti del sito internet www.inps.it, accedendo al servizio di interesse attraverso i canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP).

L’iscritto riceverà in ogni caso gli avvisi di pagamento per l’anno 2024.

Inoltre, è possibile effettuare il pagamento tramite l’app IO, utilizzando i dati dell’Avviso di Pagamento ricevuto o visualizzato dal Portale dei Pagamenti.

Si conferma la modalità del versamento unico a mezzo bonifico per i pagamenti a cura dei seguenti soggetti:

– l’Istituto centrale per il sostentamento del clero (ICSC), con riferimento ai sacerdoti cattolici rientranti nel sistema del sostentamento di cui alla legge n. 222/1985;
– le diverse confessioni acattoliche, con riferimento ai propri ministri di culto nei casi in cui il decreto ministeriale che ha esteso al culto l’applicabilità della legge n. 903/1973 preveda l’adempimento unico.

I predetti pagamenti cumulativi dovranno essere effettuati esclusivamente con bonifico diretto in Tesoreria provinciale sulla contabilità speciale intestata alla Direzione provinciale di Terni, in particolare:

– IBAN: IT06H0100003245321200001248;
– BIC: BITAITRRENT valido anche per i versamenti all’interno dell’“area euro”.

I bonifici provenienti da Paesi “extra euro” dovranno essere indirizzati sul conto corrente che la medesima Direzione provinciale intrattiene con Casse di Risparmio dell’Umbria sulla filiale n. 00430 – “Terni Sede”, il cui IBAN è IT13G0631514405100000004580, CRSPIT3S.

L’utilizzo del bonifico viene eccezionalmente consentito anche ai singoli iscritti che si trovino all’estero (contribuenti volontari o contribuenti obbligatori al servizio di una Diocesi italiana o figura equivalente per i ministri di culto acattolici) per i pagamenti a cui sono tenuti alle regolari scadenze.

Con riferimento ai bonifici, sia di singoli iscritti che cumulativi, l’acquisizione dell’importo sarà possibile unicamente se nel campo “causale” sono presenti i seguenti dati:

1) la parola “CLERO”;
2) il codice fiscale del sacerdote o del ministro di culto per i bonifici di singoli iscritti, ovvero l’identificativo dell’ICSC o della confessione acattolica per i bonifici cumulativi;
3) il periodo di riferimento (“dal/al”, in gg/mm/aaaa).

In assenza dei predetti dati e – con esclusivo riferimento ai soli bonifici dei singoli iscritti – in assenza dell’autorizzazione preventiva della Direzione provinciale di Terni, il pagamento non implementerà l’estratto conto per mancanza di individuazione certa della posizione previdenziale.

Ad ogni bimestre l’importo accertato in via amministrativa e quindi dovuto all’Ente previdenziale è determinato dalla sommatoria degli importi individuali dovuti, riferiti agli iscritti che negli archivi INPS risultano “attivi” (vale a dire non cessati, non percettori di prestazioni a carico del Fondo) alla medesima scadenza.