L’erogazione dei fringe benefit al lavoratore subordinato è una prassi sempre più diffusa nelle imprese. Occorre però decidere se e come gestire le varie misure possibili, anche alla luce del potenziale risparmio conseguibile sul costo del lavoro. Si tratta di misure ad personam che, come tali, possono essere anche oggetto di strategie mirate ad ottimizzare il beneficio. Le più comuni forme di erogazione dei fringe benefit sono i buoni pasto e le auto aziendali. Quale conviene di più? Chi Buoni pasto I buoni pasto sono documenti emessi in forma cartacea o elettronica che danno al loro possessore il diritto di ottenere, dagli esercizi convenzionati con la società di emissione, la somministrazione di alimenti e bevande e la cessione di prodotti di gastronomia pronti per il consumo. Si tratta, infatti, di un servizio sostitutivo della mensa aziendale di importo corrispondente al valore facciale del buono pasto. Attenzione La non imponibilità fiscale e contributiva degli importi erogati sotto forma di buoni pasto resta esclusa dal computo delle soglie di esenzione previste per i lavoratori dipendenti. Auto aziendale La concessione dell'autovettura aziendale al lavoratore subordinato può essere effettuata per: a) ragioni esclusivamente aziendali; b) ad uso personale del dipendente per le proprie necessità e per quelle della propria famiglia; c) per ragioni promiscue, sia lavorative che personali. L’assegnazione dell’auto al dipendente in uso promiscuo si qualifica come un compenso in natura da determinare forfettariamente ed assoggettare in busta paga a contribuzione e tassazione. Cosa Buoni pasto I buoni pasto non sono cedibili, commercializzabili, cumulabili oltre il limite di 8 buoni o convertibili in denaro. Essi, inoltre, sono utilizzabili esclusivamente per l’intero valore facciale ed hanno validità di un anno. Possono essere utilizzati solo se datati e sottoscritti dal titolare. Essi sono esenti da tassazione fino all’importo giornaliero stabilito dalla legge: soltanto l’eccedenza rispetto a tale cifra concorre a determinare il reddito da lavoro dipendente ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali. Il buono cartaceo non è soggetto a trattenute fino al valore facciale di 4 euro, quello elettronico è esente da tassazione fino al valore di 8 euro. Attenzione Essendo considerata parte integrante della retribuzione, l’indennità di mensa è invece interamente soggetta a tassazione e contribuzione. Auto aziendale Il valore della concessione di un automezzo aziendale rientra tra le voci retributive indirette in ossequio al principio di onnicomprensività di retribuzione anche ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto Come Buoni pasto I datori di lavoro buoni pasto costituiscono, come anticipato, valori ricompresi tra quelli figuranti nel cedolino paga del dipendente, ma non vengono inclusi nella retribuzione imponibile perché sono soggetti a una disciplina fiscale di favore, come previsto dall' art. 51, comma 2, lett. c), TUIR. Questo regime di esenzione è applicabile solo se i buoni pasto sono riconosciuti alla generalità o a categorie omogenee di lavoratori (cfr. circ. Min. n. 326/E/1997). Allo stesso modo, i buoni pasto sono esenti anche ai fini contributivi, nei limiti e alle condizioni menzionate (circolare INPS n. 15/2022). Auto aziendale Il benefit viene calcolato in misura percentuale diversa dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolato sulla base dei costi chilometrici desumibili dalle tabelle ACI, al netto dell’eventuale corrispettivo posto a carico del dipendente. Per quanto riguarda le percentuali, il TUIR prevede quanto segue: - 25% per i veicoli con valori di emissione di CO2 fino a 60g/km; - 30% per i veicoli con valori di emissione di CO2 superiori a 60g/km ma non a 160g/km; - 50% per i veicoli con valori di emissione di CO2 superiori a 160g/km ma non a 190g/km; - 60% per i veicoli con valori di emissione di CO2 superiore a 190g/km. Attenzione Il benefit così calcolato è individuato su base annua: in caso di assegnazione per un periodo inferiore all’anno, è necessario pertanto effettuare il ragguaglio. Quando Buoni pasto La misura che stabilisce l’esenzione contributiva è strutturalmente in vigore. Auto aziendale Le soglie di esenzione dei fringe benefit fissate a 1000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e 2000 euro in caso di lavoratore con figli a carico è valida solo per il 2024. Calcola il risparmio Assunzione di operaio al livello CS del CCNL Legno e arredamento artigiani. Su base mensile, la retribuzione di base è pari a 1.574 euro. La contribuzione ordinaria INPS a carico del datore di lavoro è pari a 470 euro. Il datore di lavoro deve decidere se assegnare al lavoratore: - un superminimo imponibile di euro 2.000 annui - buoni pasto per un importo totale nell’anno di 2.000 euro, totalmente non imponibili - una auto aziendale il cui valore normale è calcolato a 3.200 euro annui ma in corrispondenza del quale viene operata una trattenuta mensile al lavoratore pari a 100 euro. In questo modo il fringe benefit, avendo il lavoratore figli fiscalmente a carico, rientra nella soglia di esenzione. Risparmio % Applicando alle fattispecie concrete le due ipotesi di benefit alternative è possibile evidenziare che il datore di lavoro può risparmiare il 2% sul complessivo costo del lavoro tramite i buoni pasto e il 7% in caso di assegnazione di un’auto aziendale ad uso promiscuo. Nessun benefit Buoni pasto Auto aziendale Retribuzione lorda annua 20.462 euro + Superminimo 2.000 20.462 euro + Bp 2.000 euro 20.462 euro - auto no fringe 1.200 + Auto fringe 2.000 euro Contributi INPS annui 6.289 euro 5.729 euro 5.393 euro Totale costo annuo 28.751 euro 28.292 euro 26.655 euro Risparmio % 2% 7%